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La sentenza

Tentato omicidio sul bus Gtt, arriva la condanna dopo le coltellate per “colpa” di un cane

Il processo si è concluso pochi minuti fa in tribunale a Torino

Tentato omicidio sul bus Gtt, arriva la condanna dopo le coltellate per colpa di un cane

Sei anni di carcere per nove coltellate, inferte per “colpa” di un cane in mezzo al corridoio dell’autobus: pochi minuti fa si è concluso così il processo a carico di Orges Kapinova, albanese di 27 anni, che il 14 agosto 2024 ha pugnalato l'altro passeggero della linea 72 in corso Mortara (un 28enne italiano che poi era stato ricoverato in gravi condizioni all’ospedale San Giovanni Bosco).

Il pubblico ministero Giovanni Caspani aveva chiesto una condanna a 10 anni e 10 mesi di carcere durante la precedente udienza del processo, celebrato con il rito abbreviato.

Arrestato tre giorni dopo i fatti avvenuti all'angolo con via Livorno, Kapinova era accusato del reato di tentato omicidio aggravato dai futili motivi. 

Il pm Caspani, infatti, riteneva che il movente delle coltellate fossero “lo stato d'ira e di frustrazione conseguenti al suo vissuto”. L’imputato, difeso dall’avvocato Manuel Perga, ha spiegato di essere stato maltrattato da giovanissimo in una comunità per minorenni, di avere da poco subito una truffa con le criptovalute e di avere chiesto informazioni su come farsi sottoporre a un esorcismo. Ma il "colpo di grazia" sarebbe stata la presenza del cane della vittima nel momento in cui Kapinova doveva scendere dal bus. Una perizia ha accertato che l'uomo soffre di un disturbo narcisistico di personalità, su cui influisce il consumo di stupefacenti, ma non così grave da incidere sulla sua capacità di intendere e di volere.




La vittima dell'aggressione si è costituita parte civile nel processo ed è assistita dall'avvocato Alberto Bosio. Al termine della requisitoria del pubblico ministero, ha chiesto un risarcimento di circa 200mila euro: i giudici hanno stabilito una provvisionale di 10mila euro.

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