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il processo

Palpa "al volo" una ragazza su un monopattino: finisce male la notte brava di un torinese in Liguria

Il giovane, un ventenne della provincia di Torino, è stato condannato a un anno e e 4 mesi

Palpa "al volo" una ragazza su un monopattino: finisce male la notte brava di un torinese in Liguria

Palpa "al volo" una ragazza su un monopattino: finisce male la notte brava di un torinese in Liguria (foto di repertorio)

E' partito da Bricherasio, in provincia di Torino, per andare in Liguria a divertirsi con gli amici. Una serata in una discoteca della riviera ligure che però è finita decisamente male visto che, complice qualche bicchiere di troppo, ha pensato di concludere la nottata molestando una ragazza su un monopattino. Una "palpata volante" che gli è costata cara: una condanna a un anno e 4 mesi di carcere e un risarcimento di 5mila euro.

Il fatto risale all'estate del 2023. S.L., poco più che ventenne, aveva deciso di trascorrere la serata alla Suerte, una famosa discoteca di Laigueglia. All'uscita, il gruppetto sale in auto e S.L. mette la mano fuori dal finestrino. Arrivati all'altezza di Alassio, di fianco alla vettura passa una ragazza a bordo di un monopattino. E' un attimo e la mano del torinese finisce sul fondoschiena della giovane.

Tocco volontario o no? Su questo si è giocato il processo che si è tenuto a Savona. Per l'accusa, si trattò di un gesto volontario. Per la difesa no, tanto che i giovani si sarebbero subito fermati per chiedere scusa e sincerarsi delle condizioni della ragazza che quella notte, o per meglio dire quella mattina visto che erano le 6, stava andando a lavorare. E' stata lei stessa - come ha ricordato in aula tra le lacrime - a fotografare l'auto dei giovani  e a sporgere denuncia.

L'imputato ha chiesto scusa per «un gesto idiota» e superficiale anche perché «se l'avessi toccata con decisione l'avrei fatta cadere», tanto che la difesa ha insistito sul fatto che si era trattato di un contatto talmente lieve e breve da «non far risaltare lo sfondo sessuale». I giudici però hanno accolto la tesi dell'accusa anche se al giovane sono state riconosciute le attenuanti generiche ma dovrà sostenere corsi specifici, di natura anche psicologica, per chi si macchia di reati a sfondo sessuale.

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