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Piemonte
02 Maggio 2025 - 20:50
Elena Chiorino e Monica Canalis
Il Piemonte ha celebrato celebra il Primo Maggio «con risultati concreti e incoraggianti». In un contesto internazionale ancora segnato da incertezze economiche, la nostra Regione «si distingue - spiega l’assessore al Lavoro Elena Chiorino - per una tenuta e una crescita del mercato del lavoro che coinvolge tutte le principali variabili: aumento dell’occupazione, calo della disoccupazione, riduzione dell’inattività e crescita significativa dei contratti stabili». I dati dell’occupazione in Piemonte. Nel 2024, il tasso di occupazione, secondo i dati diffusi dall’Assessorato regionale al Lavoro, ha raggiunto il 69% , superando sia la media nazionale che il dato registrato nel 2023 (67,1%). Crescono sia l’occupazione maschile (75,6%) sia quella femminile (62,3%), segnando una chiara inversione di tendenza rispetto al passato. I numeri confermano l’efficacia delle politiche regionali: il tasso di disoccupazione è sceso al 5,5% (era 6,3% nel 2023), con un dato ancora più basso in alcune province, come Cuneo (2,8%) e Biella (3,4%). Anche il tasso di inattività migliora, scendendo al 27% contro il 28,4% dell’anno precedente. Positivi anche gli indicatori giovanili: tra i 15 e i 29 anni crescono gli occupati (40,5%) e calano i disoccupati (11,5%). La percentuale dei giovani Neet è in calo al 27%. A livello assoluto, il 2024 ha visto un incremento di 35mila occupati dipendenti, trainato dai contratti a tempo indeterminato (+56.000), mentre calano i contratti a termine (-21.000). Il saldo complessivo dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato è positivo per 21.248 unità, grazie anche alle oltre 56.000 trasformazioni contrattuali da apprendistato e tempo determinato. Il trend si conferma positivo anche nel 2025: nel primo trimestre il saldo è di +15.906 posti di lavoro dipendente, in forte crescita rispetto allo stesso periodo del 2024. Saldi occupazionali positivi si registrano in tutte le province, in particolare nell’area metropolitana di Torino (+4.934), Alessandria (+3.091), Cuneo (+2.382) e Novara (+1.427).
«Il Primo Maggio -aggiunge Chiorino - è la festa del Lavoro e in Piemonte celebriamo questa giornata con l’orgoglio di un territorio che non si è mai arreso di fronte alle difficoltà. Il 2024 è stato l’anno della svolta: più occupazione, più stabilità contrattuale, più fiducia. Questa giornata ci invita a riflettere sull’importanza di scelte politiche coraggiose e di visione strategica, a supporto dei lavoratori: i risultati evidenziati oggi non arrivano per caso, ma grazie a una linea chiara e alla collaborazione concreta con il Governo Meloni, il sistema produttivo, gli enti di formazione, gli imprenditori e i lavoratori stessi. Sono loro i destinatari di scelte che hanno consentito di rimettere in moto l’ascensore sociale: talento, dedizione e professionalità devono poter fare davvero la differenza per un lavoratore, indipendentemente dal punto di partenza». Ma all’assessore risponde la consigliera del Pd Monica Canalis che dice: «Il trionfalismo dell’assessore Chiorino sui dati del mercato del lavoro piemontese è quasi offensivo. Non è corretto infatti enfatizzare il dato quantitativo dell’aumento del tasso di occupazione, come fa l’assessore, se non si aggiunge il dato qualitativo relativo ai salari bassi e alla parcellizzazione dei contratti. Il tasso di occupazione della popolazione piemontese è effettivamente aumentato ed oggi si attesta sul 69%, ma dentro questo numero ci sono molti contratti precari e molti contratti sotto pagati. Il 69% di occupazione nasconde insomma molto lavoro povero e molto lavoro parcellizzato (pensiamo al diffusissimo part time involontario). Inoltre, bisognerebbe sottolineare che le donne piemontesi hanno ancora un tasso di occupazione decisamente inferiore a quello degli uomini (donne al 62,3% e uomini al 75,6%) e i Neet sono ancora tantissimi (27%). Infine, il nostro tasso di disoccupazione è sceso al 5,5%, ma è ancora superiore a quello di Regioni comparabili con il Piemonte, come il Veneto, che è al 2,5%. Assessore Chiorino, metta da parte il trionfalismo», conclude Canalis.
Ribatte ancora Chiorino: “Ora guardiamo al 2025 con la stessa determinazione: vogliamo una Regione che continui a crescere offrendo opportunità reali. Ecco perché continuiamo a investire sulla formazione, penso al sistema ITS, che in Piemonte è un’eccellenza e alle Accademie di Filiera, una rivoluzione di cui oggi iniziamo a vedere il segno anche in termini occupazionali. Crediamo fortemente nel potenziamento dei servizi alla famiglia, fondamentali per liberare il potenziale femminile nel mondo del lavoro. Sostenere l’occupazione femminile - con numeri mai così alti come oggi - significa dare a ogni donna la possibilità di scegliere se essere madre, lavoratrice o entrambe. E farlo con ambizione di carriera” ha concluso Chiorino . Il Piemonte si conferma una delle Regioni più virtuose nell’attuazione del programma GOL , sia per la qualità dell’offerta formativa sia per l’efficacia dei risultati occupazionali. Un modello che dimostra come la buona amministrazione, quando incontra visione strategica e responsabilità, può davvero cambiare il volto di un territorio: i numeri del Piemonte rivelano come siano 211mila le persone entrate nel programma. Di queste, 76 mila hanno avuto un contratto di lavoro (35%). Dei 76 mila, circa 50mila hanno avuto un contratto di lavoro superiore ai 6 mesi (65%). Prosegue con successo il programma MIP - Mettersi in Proprio , promosso dalla Regione Piemonte per sostenere la creazione d’impresa e il lavoro autonomo. Secondo il report aggiornato a marzo 2025, sono 237 le nuove attività costituite da febbraio 2024 grazie al programma, di cui 175 imprese e 62 attività di lavoro autonomo. Un risultato importante che conferma l’efficacia del percorso di accompagnamento e tutoraggio offerto ai cittadini piemontesi che scelgono di intraprendere un’attività in proprio».
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