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Il caso

Truffa telefonica ai danni di un anziano: arrestato il responsabile dopo una notte di inganni

Un giovane di 22 anni fermato dalla Polizia mentre cercava di fuggire con le carte di credito sottratte a un 91enne

Truffa telefonica ai danni di un anziano: arrestato il responsabile dopo una notte di inganni

Foto di repertorio

Oggi, 14 maggio 2025 un giovane di 22 anni è stato arrestato dalla Squadra Mobile di Rimini mentre cercava di fuggire con delle carte di credito sottratte a un uomo di 91 anni. L'ingegnoso raggiro, che ha avuto luogo durante tutta la notte, è stato sventato grazie alla pronta reazione della vittima e all’intervento delle forze dell'ordine.

La vicenda è iniziata la sera del 12 maggio, quando l’anziano ha ricevuto un messaggio che segnalava un pagamento sospetto sul suo conto, apparentemente proveniente dal circuito Nexi. In preda al panico, l’uomo ha chiamato il numero indicato nel messaggio, finendo per entrare in contatto con un truffatore che si è spacciato per un operatore. Nel corso della lunga telefonata, il raggiratore è riuscito a ottenere i dati sensibili dell'anziano, tra cui i codici delle carte di credito, che l’uomo ha mostrato anche in videochiamata.

Con il passare delle ore, le pressioni psicologiche sono aumentate, con continue chiamate e videochiamate che hanno convinto la vittima a lasciare le carte in una busta arancione firmata da lui, da depositare fuori casa il giorno seguente. I truffatori avevano persino simulato l’arrivo di un carabiniere da Roma per il ritiro. Nonostante la crescente ansia, l’anziano ha avuto la lucidità di chiamare il numero di emergenza, chiedendo aiuto.

La Polizia ha immediatamente organizzato un appostamento vicino alla sua abitazione. Alle 8:20 del mattino seguente, il truffatore si è presentato per ritirare la busta, ma è stato bloccato in flagranza di reato dagli agenti, che lo hanno inseguito e arrestato mentre cercava di disfarsi della refurtiva e di un telefono cellulare, entrambi sequestrati. Il giovane è stato identificato tramite le impronte digitali ed era già noto alle forze dell'ordine per precedenti penali. Dopo essere stato arrestato, è stato trasferito in custodia in attesa del processo per direttissima

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