Vercelli, uomo arrestato per violazione del divieto di avvicinamento e porto di arma clandestina

La polizia di Stato di Vercelli ha tratto in arresto un uomo per i reati di tentato omicidio, porto abusivo di arma clandestina e violazione del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa. L’intervento è avvenuto nei pressi dell’abitazione della moglie e dei figli dell’uomo, in seguito all’attivazione del braccialetto elettronico di cui era dotato e alla segnalazione di un parente.

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L’uomo era sottoposto a una misura cautelare disposta dal giudice nell’ambito di un procedimento per violenza domestica, avviato a seguito di denunce presentate dalla coniuge lo scorso ottobre. In base agli atti, il soggetto era accusato di ripetuti comportamenti aggressivi e minacciosi nei confronti della donna, che avevano portato all’applicazione del divieto di avvicinamento e al controllo elettronico tramite dispositivo GPS.

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Nella giornata dell’intervento, l’individuo si è recato sotto l’abitazione della famiglia, violando la misura restrittiva. In casa era presente solo la figlia di dieci anni, che non ha aperto la porta. Contemporaneamente, un familiare dell’uomo ha contattato la questura dopo aver ricevuto un messaggio in cui l’uomo manifestava intenti suicidi.

Gli agenti della squadra volante sono giunti rapidamente sul posto. All’arrivo delle forze dell’ordine, l’uomo ha estratto una pistola tentando di rivolgerla contro se stesso. È stato immobilizzato e disarmato senza che venissero esplosi colpi. A seguito dell’intervento è stato trasportato in ospedale in quanto in evidente stato di alterazione psicofisica, riconducibile all’assunzione di alcolici, e successivamente è stato posto in stato di arresto.

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L’arma in suo possesso è risultata irregolare: si tratta di una pistola con matricola abrasa, caratteristica che la rende illegale secondo l’art. 23 della Legge 110/1975. Le indagini in corso sono finalizzate a verificare la provenienza dell’arma e a chiarire ulteriori responsabilità penali. L’uomo è attualmente detenuto in attesa dell’udienza di convalida.

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