Omicidio Poggi, nuove analisi confermano: le tracce ematiche sono compatibili con quelle di Chiara Poggi

Continuano le nuove indagini per far luce sull'omicidio di Chiara Poggi. Le nuove analisi scientifiche confermano quanto già ipotizzato all’epoca: il sangue rinvenuto sul tappetino del bagno appartiene con ogni probabilità alla vittima. È quanto emerge da fonti qualificate riportate da Quarto Grado al termine della terza giornata di incidente probatorio.

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Il procedimento si inserisce nella riapertura del caso che vede iscritto nel registro degli indagati Andrea Sempio, amico di Chiara, per concorso nell’omicidio con terzi o con Alberto Stasi, l’unico finora condannato in via definitiva.

Non solo il tappetino. Anche le due tracce di sangue repertate sulle scale dell’abitazione risulterebbero appartenere a Chiara. Per contro, il presunto capello di 3 centimetri rinvenuto su un sacchetto di cereali si è rivelato un pelo privo di DNA utile all’identificazione. Tuttavia, come precisano gli inquirenti, verranno effettuate repliche di analisi e ricerche mirate per individuare eventuali tracce Y, ovvero frammenti di materiale genetico maschile.

Marzio Capra, consulente della famiglia Poggi, ha confermato che la traccia sul tappetino è “di natura ematica”, come già verificato in passato, e che i nuovi tamponi analizzati “non mostrano elementi biologici di particolare rilievo”. Tutti i reperti verranno comunque sottoposti a un’ulteriore analisi del DNA.

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I consulenti evidenziano errori metodologici e “pregiudizio interpretativo” nelle analisi forensi, mentre la famiglia Poggi e la difesa di Stasi preparano osservazioni tecniche contrapposte.

Un’ulteriore pista riguarda il materiale genetico trovato sotto le unghie della giovane. Ma per quella traccia sarà necessario attendere. Luciano Garofano, consulente di Andrea Sempio, ha spiegato che il perito nominato dal gip dovrà prima acquisire la documentazione delle analisi condotte anni fa dal dottor De Stefano e dal RIS prima di avviare nuove comparazioni.