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Il caso

Omicidio Mamoud Diane, tre mesi dopo ancora nessun colpevole: undici indagati

E per il gip manca l’elemento soggettivo, ovvero la volontà di uccidere. Nessuno, quindi, è stato arrestato

Omicidio Mamoud Diane, tre mesi dopo ancora nessun colpevole: undici indagati

Omicidio Mamoud Diane, tre mesi dopo ancora nessun colpevole: undici indagati

Tre mesi fa, Mamoud Diane, 19 anni, originario della Costa d’Avorio, è stato ucciso con una coltellata in via Monte Rosa, nel quartiere Barriera di Milano. Una morte violenta legata, secondo gli inquirenti, a una rissa per motivi di droga. Ma oggi, a distanza di quasi novanta giorni, non ci sono colpevoli per l’omicidio: nessuno è in carcere, nessuno è stato formalmente accusato di aver sferrato il colpo mortale. La squadra mobile aveva identificato fin da subito undici persone, riprese dalle telecamere della zona – quelle dei privati e dei residenti affacciati ai balconi – e le aveva iscritte nel registro degli indagati con l’accusa di rissa aggravata. Ma la richiesta di misure cautelari avanzata dalla Procura è stata respinta dal gip: mancano, secondo il giudice, gli elementi per collegare in modo chiaro uno degli indagati all’evento morte. Non è chiaro dai video chi abbia accoltellato Diane. E per il gip manca l’elemento soggettivo, ovvero la volontà di uccidere. Nessuno, quindi, è stato arrestato. L’inchiesta resta aperta, ma i partecipanti alla rissa sono tutti a piede libero. Intanto il padre di Mamoud, Sori Diane, ha dovuto aspettare quasi tre mesi prima di poter seppellire il figlio. «Per quasi tre mesi mio figlio è rimasto in un frigo» ha dichiarato, spiegando che l’autopsia non era stata ancora eseguita e che per questo il nullaosta al funerale tardava ad arrivare. Solo dopo il suo appello pubblico, l’incarico per l’esame autoptico è stato conferito. La notte del 2 maggio, quando Mamoud Diane è stato colpito, la rissa si era sviluppata in un tratto di circa duecento metri: dal bar dove era iniziata, fino al civico 18 dove il ragazzo è crollato a terra. Gli investigatori hanno cercato per settimane di ricostruire l’intera sequenza degli eventi, ma a oggi la pellicola resta incompleta. L’autore della coltellata non è stato identificato. E Mamoud, 19 anni appena, resta un’altra vittima senza giustizia.

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