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Il caso

Aurora, fiaccolata per Courage Amadin: «Rispondiamo al male con il bene»

L’uomo aveva una compagna, incinta, e una bambina di tre anni

Aurora, fiaccolata per Courage Amadin: «Rispondiamo al male con il bene»

Un messaggio di pace e speranza, nel luogo dove mercoledì sera alle 12 è stato ucciso con 4 coltellate Courage Amadin, 30 anni, originario della Nigeria. L’uomo aveva una compagna, incinta, e una bambina di tre anni. La famiglia viveva in zona Parella. Poco fa, tra lungo Dora Savona e corso Giulio Cesare, si è tenuta una veglia di preghiera. A guidarla, don Andrea Bisacchi, parroco della chiesa Regina della Pace: «Rispondiamo al male con il bene, alla violenza con la preghiera». Presente anche il fondatore del Sermig, Ernesto Olivero. Dell’aggressore di Amadin, al momento, ancora nessuna traccia. Ma chi ieri ha partecipato alla veglia non ha parlato solo di giustizia. «Non possiamo lasciare che anche questa morte passi sotto silenzio», ha detto uno dei partecipanti. «Courage era uno di noi». Il ricordo della vittima si è fatto spazio in un angolo di città segnato da tensioni e disagio e troppo spesso sulle pagine di cronaca nera dei quotidiani.

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