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Caporalato, Coldiretti: il tavolo interministeriale apre a nuove misure concrete

Avanzano le proposte per una filiera agricola più trasparente, con alloggi dignitosi per i lavoratori e sostegno alle aziende contro lo sfruttamento

Caporalato, Coldiretti: il tavolo interministeriale apre a nuove misure concrete

Dal recente tavolo tecnico interministeriale contro lo sfruttamento del lavoro in agricoltura sono emersi segnali concreti per contrastare il caporalato e promuovere una maggiore legalità nella filiera agricola. Alla riunione, convocata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, hanno partecipato i ministri Marina Calderone, Francesco Lollobrigida e Matteo Piantedosi, oltre a rappresentanti di Coldiretti, tra cui la sede di Cuneo.
Tra le priorità sottolineate c’è l’urgenza di attuare strumenti già previsti dalla normativa, come la banca dati degli appalti agricoli, considerata un passaggio essenziale per introdurre trasparenza, tracciabilità e controlli efficaci lungo tutta la filiera del lavoro. Coldiretti Cuneo ha rimarcato l’importanza di garantire queste condizioni senza trascurare la sostenibilità economica delle imprese agricole, che devono poter contare su un giusto prezzo per i propri prodotti.
Un altro punto centrale del tavolo riguarda la proposta di destinare una parte delle risorse residue del PNRR alla realizzazione di alloggi all’interno delle aziende agricole. La misura mira a contrastare il fenomeno degli insediamenti abusivi e a garantire condizioni abitative dignitose ai lavoratori, molti dei quali stagionali e stranieri.

Un esempio concreto in questa direzione è il recente sblocco del cosiddetto “dossier Saluzzo”, che prevede l’assegnazione di 1,7 milioni di euro dal PNRR per il potenziamento della rete di accoglienza diffusa nel Saluzzese. Ogni anno, le imprese agricole del territorio ospitano a proprie spese tra 4.500 e 5.000 lavoratori stagionali, coprendo circa il 95% della manodopera extracomunitaria impiegata nella raccolta della frutta.
Tra i punti condivisi dai partecipanti al tavolo, anche l’apprezzamento per la previsione triennale delle quote di lavoratori immigrati nel settore agricolo, che consente alle imprese di pianificare meglio i periodi di raccolta. È stato inoltre ritenuto positivo il superamento dei limiti normativi che impedivano la trasformazione dei permessi di soggiorno stagionali in contratti di lavoro a tempo determinato o indeterminato.

Infine, è stata sottolineata la necessità di semplificare le procedure del Decreto Flussi, ancora oggi considerate troppo complesse e lente rispetto alle reali esigenze delle imprese, che devono poter contare sulla presenza tempestiva di manodopera.
Per Coldiretti, questi sviluppi rappresentano passi importanti, ma sarà fondamentale vigilare sull’effettiva attuazione delle misure promesse, a partire dalla banca dati e dalle risorse per l’accoglienza abitativa. 

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