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Il caso
15 Agosto 2025 - 11:42
Diciassette mesi dopo la scomparsa e cinque mesi dopo il ritrovamento dei resti, nei boschi di Gravere, la famiglia di Mara Favro potrà darle sepoltura. La procura di Torino ha concesso il nulla osta per il funerale, anche se l’inchiesta rimane formalmente aperta: si indaga per omicidio e occultamento di cadavere. Mara era sparita l’8 marzo 2024. Aveva 51 anni, viveva in Val di Susa. I resti — alcune ossa — sono stati recuperati a fine marzo 2025 in fondo a un dirupo, grazie all’uso di un drone che, dall’alto, aveva individuato un paio di occhiali da sole: appartenevano a lei. A fine luglio, la procura ha autorizzato la restituzione del corpo alla famiglia, rappresentata dall’avvocato Roberto Saraniti. Nel frattempo, proseguono le indagini. Due persone risultano ancora indagate: Vincenzo Milione, pregiudicato e titolare della pizzeria “Don Ciccio” di Chiomonte — dove Mara aveva iniziato a lavorare otto giorni prima di sparire — e Cosimo Esposto, suo pizzaiolo. Milione è difeso dall’avvocato Luca Calabrò, Esposto dall’avvocata Elena Emma Piccatti.
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