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Vercelli capitale del riso: al festival Risò, ministri e produttori a confronto sul futuro della filiera

Dal 12 al 14 settembre, il capoluogo piemontese ospita il grande evento dedicato al cereale più consumato al mondo. Focus su qualità, strategie comuni e sovranità alimentare

Vercelli capitale del riso: al festival Risò, ministri e produttori a confronto sul futuro della filiera

Per tre giorni Vercelli diventa la capitale europea del riso, con un evento che celebra il cereale simbolo del territorio e della cultura agricola italiana. Dal 12 al 14 settembre, il cuore del Piemonte ospiterà la prima edizione di “Risò – Festival internazionale del riso”, manifestazione che unisce agricoltura, economia, cultura e politica europea intorno a un prodotto che, oltre a nutrire, rappresenta una filiera fondamentale per il tessuto produttivo nazionale.
Il programma della manifestazione è ricco: talk, convegni, mostre, e un appuntamento centrale di portata internazionale. Venerdì 12, a partire dalle 14.30, il teatro Civico di Vercelli ospiterà il convegno “The future of EU rice sector: a common strategy”, momento di confronto tra le principali nazioni produttrici europee.

Presieduto dal ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, il convegno vedrà la partecipazione di nove delegazioni internazionali, tra cui ministri e vertici delle agenzie nazionali responsabili della produzione risicola, insieme a rappresentanti della Commissione europea, della FAO e a numerosi operatori del settore.

L’occasione è utile anche per fare il punto su un primato poco noto ma molto significativo: l’Italia è il primo produttore di riso in Europa, con il 56,7% della superficie comunitaria dedicata alla coltivazione del cereale. Un settore che nel 2024 ha raggiunto un valore di produzione di 514 milioni di euro, in crescita del 30% rispetto a dieci anni fa. Al centro di questo ecosistema produttivo c’è proprio il Piemonte, che da solo rappresenta il 55% della produzione nazionale, con la provincia di Vercelli in prima linea. La Lombardia segue con circa il 40% della superficie risicola italiana. «L’Italia è leader europeo nella produzione di riso – ha dichiarato il ministro Lollobrigida – ed era importante farsi promotori di un evento che mettesse insieme le nazioni produttrici. Questo sarà un momento di lavoro strategico per definire una visione comune europea, migliorare la sicurezza alimentare, garantire la sovranità alimentare e tutelare la qualità del prodotto sui mercati internazionali».

L’intera filiera del riso sarà presente al festival, rappresentata da 3.531 aziende che operano tra coltivazione, trasformazione e distribuzione. Da venerdì a domenica, il pubblico potrà immergersi in un ricco programma di convegni, incontri tecnologici ed esposizioni, pensati per raccontare il riso non solo come alimento, ma anche come elemento culturale, paesaggistico ed economico. Tra le iniziative più suggestive, l’allestimento di sette micro-risaie, proprio davanti alla basilica di Sant’Andrea, che ospiteranno alcune delle principali varietà italiane, offrendo al pubblico uno spaccato concreto e visivo della biodiversità risicola italiana.

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