Cerca

IL DRAMMA

Tragedia sull'A5, indagata la mamma della piccola Lucia

Stamattina l'autopsia sul corpo della bambina. Domani avrebbe compiuto tre mesi

Tragedia sull'A5, indagata la mamma della piccola Lucia

È indagata anche la mamma della piccola Lucia Tonino, la bimba che sabato sera ha perso la vita sull’autostrada Torino-Aosta, all’altezza di Volpiano. Oggi Lucia avrebbe compiuto tre mesi: un traguardo minuscolo e già carico di promesse, spazzato via in pochi secondi. E dalle prime verifiche emerge un dettaglio doloroso: il suo seggiolino non sarebbe stato fissato correttamente, come previsto dalla legge. Secondo quanto ricostruito finora, la 500X guidata da Costanza Fiore, con la bambina a bordo, è finita contro lo spartitraffico dopo essere stata urtata - così sostengono due testimoni oculari che sono passati da quel tratto in quei minuti ma non si sono fermati - da un furgone in transito. L’autista è stato identificato: un dipendente di una ditta del Torinese, che da subito ha negato ogni responsabilità. «Giuro che non ne so nulla», ha ripetuto, nonostante la vistosa ammaccatura sul mezzo. Prima ha parlato di un incidente con un cinghiale, poi ha suggerito un possibile urto lieve con una macchina prima dell’impatto con l’animale. Versioni incerte, che non convincono la procura di Ivrea, che lo ha iscritto nel registro degli indagati per omicidio stradale, omissione di soccorso e fuga. Sabato, intorno alle 20, l’auto ha colpito la segnaletica verticale e si è schiantata contro lo spartitraffico. L’impatto è stato così violento da sbalzare fuori dall’abitacolo la bambina e l’ovetto: Lucia, ancora avvolta nel suo sacco nanna, sarebbe poi stata travolta da una seconda vettura che sopraggiungeva nella stessa direzione. Per gli investigatori, l’ovetto non era adeguatamente ancorato e la piccola non era legata. Un dettaglio che pesa come un macigno. Nel tratto dell’incidente non ci sono telecamere, ma i tempi di percorrenza hanno aiutato a ricostruire la dinamica. Sull’asfalto non ci sono segni di frenata: nessuno si è fermato in tempo. Nessuno si è accorto di quella vita scagliata sull’asfalto. Da quella notte sono passati cinque giorni, e ogni aggiornamento ha reso il quadro più tragico: prima l’ipotesi dell’incidente autonomo, poi la certezza del passaggio di una seconda vettura, poi ancora il racconto dei testimoni sul furgone. Infine, le verifiche sul seggiolino, che hanno fatto scattare automaticamente l’iscrizione della madre tra gli indagati, come avviene in questi casi. Ieri mattina è stata eseguita l’autopsia sul corpo di Lucia. Un ultimo passaggio necessario per capire, per ricostruire ciò che è accaduto.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.