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La truffa
13 Settembre 2025 - 16:55
La polizia postale ha lanciato l'allarme su una nuova truffa telefonica che si presenta sotto forma di messaggio di testo apparentemente inviato da un Centro di Assistenza Fiscale, ma che in realtà nasconde un meccanismo per sottrarre denaro dalle ricariche telefoniche.
IL MECCANISMO DELLA TRUFFA
Come spiegano gli agenti della polizia postale, «il messaggio, sfruttando le imminenti scadenze fiscali, invita l'utente a chiamare con urgenza il CAF a un numero che inizia con 89, che prevede un costo maggiorato rispetto al nostro piano tariffario. Richiamando il numero proposto, non solo non risponderà nessun CAF ma si resterà in attesa di parlare con un operatore che non risponderà, ci verrà addebitato il costo del servizio e svuotato il credito telefonico».
La polizia postale fornisce alcuni consigli fondamentali per non cadere in questa frode. Il primo suggerimento riguarda la verifica della comunicazione: quando si riceve una richiesta di chiamare con urgenza un numero sconosciuto, è sempre necessario controllare l'autenticità del messaggio. Il secondo consiglio è di utilizzare esclusivamente contatti ufficiali per mettersi in comunicazione con l'ufficio indicato. I veri CAF hanno numeri di telefono facilmente verificabili sui loro siti web ufficiali o attraverso i canali istituzionali.
Se ci si accorge di essere stati truffati, è importante agire immediatamente per limitare i danni: bloccare il numero mittente, segnalare l'accaduto alle autorità competenti e verificare eventuali addebiti anomali con il proprio operatore telefonico.
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