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Il caos della Carta Docente, slitta a gennaio e rischia una diminuzione

Proteste e petizioni dei docenti contro il ritardo e le possibili modifiche del bonus da 500 euro

Il caos della Carta Docente, slitta a gennaio e rischia una diminuzione

Il ritardo nell'erogazione della Carta Docente, che sarebbe dovuta arrivare a settembre, sta sollevando forti proteste tra gli insegnanti. Con il bonus ora previsto per gennaio, cresce anche il timore che l'importo possa essere ridotto. La misura, che fornisce 500 euro ai docenti di ruolo per acquisto di libri, corsi di aggiornamento e materiali didattici, sta diventando oggetto di contestazioni.

I sindacati sono in agitazione, e il coordinatore della Gilda degli Insegnanti, Vito Carlo Castellana, ha criticato il ritardo, definendo fallimentare una proroga così tardiva. "Per gli insegnanti, questo bonus è uno dei pochi riconoscimenti concreti", ha dichiarato, lamentando anche l'inutilità del bonus con l’anno scolastico già avviato.

A questo si aggiungono le petizioni, tra cui quella del gruppo Facebook "Professione Insegnante", che chiede l'immediata attivazione del bonus. Anche il sindacato Anief ha espresso preoccupazione per una possibile riduzione dei 500 euro. La politica si è mossa con il M5S che ha presentato un’interrogazione al ministro Valditara, accusando il governo di svuotare la Carta Docente e di non tutelare adeguatamente i diritti dei docenti.

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