Sei compagnie aeree sospendono i voli per il Venezuela amid tensioni con gli Stati Uniti

Un’ondata di cancellazioni ha colpito oggi i voli diretti verso il Venezuela, a seguito degli avvisi lanciati dagli Stati Uniti riguardo a un aumento delle operazioni militari nella regione caraibica. Tra le compagnie aeree che hanno sospeso i collegamenti figurano Iberia (Spagna), Tap (Portogallo), Avianca (Colombia), Caribbean Airlines (Trinidad), Gol (Brasile) e Latam (Cile). A confermare la notizia è stata Marisela de Loaiza, presidente dell’Associazione delle Compagnie Aeree Venezuelane.

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Secondo quanto riportato dai funzionari statunitensi citati da Reuters, la mossa riflette la crescente preoccupazione di Washington per le attività militari nei Caraibi, a ridosso delle coste venezuelane. Le indiscrezioni suggeriscono che gli Stati Uniti potrebbero essere pronti a una nuova fase di operazioni mirate contro il governo di Caracas.

Possibile nuova fase di operazioni USA

Quattro funzionari anonimi americani hanno rivelato a Reuters che una nuova fase di attività contro il Venezuela potrebbe essere imminente. Al momento, non è chiaro né il momento preciso né l’entità delle operazioni, e non risulta confermata una decisione definitiva da parte di Donald Trump.

L’escalation delle tensioni si inserisce in un contesto di rafforzamento della presenza militare statunitense nei Caraibi. Due fonti hanno ipotizzato che eventuali operazioni coperte possano costituire il primo passo di un’azione più ampia contro il presidente Nicolás Maduro. Ieri, la Federal Aviation Administration (FAA) ha raccomandato alle principali compagnie aeree di prestare estrema cautela quando sorvolano il territorio venezuelano, definendo la situazione “potenzialmente pericolosa”.

Designazione del Cartello de los Soles come organizzazione terroristica

Gli Stati Uniti prevedono di classificare lunedì il Cartello de los Soles come organizzazione terroristica straniera, per il suo presunto coinvolgimento nell’importazione di droghe illegali negli USA. Il segretario alla Difesa, Pete Hegseth, ha affermato che la designazione aprirebbe “numerose opzioni operative” per gli Stati Uniti.

Donald Trump ha dichiarato che questa misura consentirebbe di colpire direttamente asset e infrastrutture legate a Maduro, ma ha anche espresso apertura a eventuali negoziati diplomatici. Alcuni funzionari americani hanno confermato l’esistenza di contatti tra Washington e Caracas, sebbene non sia chiaro se possano influenzare i tempi o la portata delle azioni statunitensi.

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