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Luigi Mangione torna in tribunale a New York: la difesa vuole far cadere le prove chiave dell’omicidio Thompson

Il 27enne accusato di aver ucciso il Ceo di UnitedHealthCare, rischia l’ergastolo a New York e la pena di morte nel processo federale

Luigi Mangione torna in tribunale a New York: la difesa vuole far cadere le prove chiave dell’omicidio Thompson

Luigi Mangione, il giovane accusato dell’omicidio del Ceo di UnitedHealthCare, Brian Thompson, è tornato davanti ai giudici di New York per l’apertura di una nuova fase del processo. All’esterno del tribunale si è radunato un gruppo di sostenitori, presenti per manifestargli solidarietà.

Le udienze: la difesa punta a bloccare alcune prove

Quella iniziata oggi è la prima di tre udienze in cui gli avvocati tenteranno di far escludere alcune prove ritenute non valide.
Mangione, 27 anni, originario di Baltimora e laureato alla University of Pennsylvania, fu arrestato cinque giorni dopo l’omicidio in un McDonald’s della Pennsylvania.

Sotto contestazione finisce il materiale recuperato durante il fermo, tra cui:

  • lo zaino sequestrato dagli agenti,

  • una pistola stampata in 3D indicata come possibile arma del delitto,

  • i diari personali,

  • e le dichiarazioni rese alla polizia prima della lettura dei diritti di Miranda.

Le udienze di questa settimana serviranno a stabilire se tali elementi possano essere considerati ammissibili: una sessione è dedicata agli oggetti sequestrati, l’altra alle eventuali confessioni. Una pausa è prevista mercoledì.

L’accusa: un dirigente ucciso nel cuore di Manhattan

Secondo l’impianto accusatorio, il 4 dicembre 2024 Thompson, 50 anni e padre di due figli, venne ucciso davanti all’hotel Hilton di Manhattan mentre si recava a una conferenza con gli investitori di UnitedHealthCare.

L’episodio provocò un ampio dibattito nazionale sul sistema sanitario americano: molti utenti sui social dipinsero Mangione come un folk hero, simbolo della rabbia verso i costi elevati e le scarse garanzie delle assicurazioni sanitarie.

Processi paralleli e rischi per l’imputato

Il procedimento a New York è solo uno dei tre fronti giudiziari aperti.
Mangione rischia l’ergastolo nel processo statale, mentre nel processo federale — al via il 9 gennaio — potrebbe incorrere nella pena di morte.

Un terzo procedimento in Pennsylvania è ancora in attesa di una data ufficiale.

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