l'editoriale
Cerca
Il caso
25 Aprile 2025 - 16:45
Foto di repertorio
I procuratori federali degli Stati Uniti hanno compiuto un passo decisivo nel processo a Luigi Mangione, ovvero hanno notificato ufficialmente alla corte l’intenzione di richiedere la pena di morte al 26enne accusato dell'omicidio a sangue freddo di Brian Thompson, amministratore delegato della divisione assicurativa di UnitedHealth Group.
L’agguato, avvenuto lo scorso 4 dicembre in una strada di Manhattan e ripreso dalle telecamere di sorveglianza, aveva sconvolto l’opinione pubblica americana. Dopo una caccia all’uomo durata cinque giorni, Mangione, cittadino americano di origini italiane, era stato arrestato. Oggi comparirà davanti al tribunale federale di Manhattan per l'udienza di imputazione. In un procedimento parallelo presso la giustizia statale di New York, si era già dichiarato non colpevole.
La svolta arriva dopo l'annuncio del procuratore generale Pam Bondi, che a inizio aprile aveva anticipato l’intenzione del Dipartimento di Giustizia di chiedere la pena capitale. Ora la notifica formale depositata presso la Procura federale di Manhattan conferma l'accelerazione del procedimento.
Secondo l’accusa, Mangione rappresenterebbe "un pericolo futuro" per la società. Nei documenti ufficiali si legge che avrebbe agito per colpire simbolicamente l'intero settore delle assicurazioni sanitarie, incitando alla rivolta contro il sistema sanitario privato statunitense. Un atto di violenza che i procuratori definiscono “politico” oltre che criminale.
La figura di Mangione ha spaccato l’opinione pubblica. Se da una parte molti condannano senza appello l'omicidio di Brian Thompson, dall’altra c’è chi vede nel 26enne una sorta di simbolo di protesta contro i costi proibitivi delle cure mediche e contro il potere, spesso discusso, delle compagnie assicurative.
Nel corso dell’udienza odierna, Mangione dovrebbe dichiararsi non colpevole dei quattro capi d’accusa federali, tra cui l’omicidio aggravato con arma da fuoco, un reato per il quale la legge prevede la possibilità della pena di morte. Il giovane resta attualmente detenuto in una prigione federale a Brooklyn, in attesa di quello che si preannuncia come uno dei processi più seguiti e controversi degli ultimi anni.
I più letti
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Consiglio di amministrazione: Presidente Massimo Massano | Consigliere, Direttore emerito e resp. trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..