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Femminicidio

Sette coltellate, unghie rotte e graffi sul collo: l'autopsia di Ilaria Sula che smentisce il killer

L’autopsia rivela segni di una colluttazione: la giovane avrebbe tentato di difendersi prima di essere assassinata

Sette coltellate, unghie rotte e graffi sul collo: l'autopsia di Ilaria Sula che smentisce il killer

Emergono nuovi dettagli sul femminicidio di Ilaria Sula, la studentessa di 22 anni originaria di Terni uccisa lo scorso 25 marzo dal suo ex fidanzato, Mark Antony Samson, 23 anni. Il corpo della giovane era stato ritrovato il 2 aprile, chiuso in una valigia e gettato in un dirupo nei pressi di Poli, sulle campagne dei Monti Prenestini, vicino Roma. A parlare ora sono gli esiti preliminari dell’autopsia, che raccontano una storia diversa rispetto a quella fornita dal ragazzo, reo confesso, ma ancora restio ad ammettere le dinamiche precise dell’omicidio.

A elencare le lesioni riscontrate sul corpo di Ilaria è il pm Maria Perna, durante l’interrogatorio di Samson. La giovane, secondo quanto riferito dal medico legale, presentava un “grosso ematoma sull’arcata sopraccigliare sinistra”, compatibile con un colpo ricevuto, probabilmente un pugno. E ancora: un altro colpo all’altezza dell’occhio, una lesione al labbro, graffi sul collo non riconducibili a strangolamento, ma piuttosto a una colluttazione. Infine, sette coltellate, tre al collo e quattro sulla guancia, oltre a ulteriori ferite sul corpo.

Particolarmente significativi i segni sull’avambraccio destro e un’unghia spezzata sulla mano sinistra, compatibili, secondo il medico legale, con un tentativo di difesa. Elementi che smentiscono le parole di Samson, che ha negato un’aggressione precedente all’accoltellamento e ha provato a giustificare i lividi come conseguenze di una caduta accidentale.

Le evidenze raccolte dagli inquirenti sembrano avvalorare l’ipotesi che Ilaria abbia lottato per salvarsi, forse anche da un tentativo di violenza sessuale, prima di essere brutalmente uccisa. La versione dell’ex fidanzato, secondo cui la giovane si sarebbe recata da lui per un incontro pacifico, decidendo poi di fermarsi a dormire, è considerata poco credibile dalla procura.

Stando alla ricostruzione degli inquirenti, Ilaria si sarebbe recata a casa di Samson per affrontarlo dopo aver scoperto che lui era entrato nel suo computer a sua insaputa. Ne sarebbe nata una lite culminata nel delitto. La morte risalirebbe alla stessa sera del 25 marzo, contrariamente a quanto dichiarato da Samson, che ha parlato della mattina seguente.

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