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In Piemonte c'è un presepe meccanico da scoprire camminando (e ha appena compiuto 50 anni)

Un allestimento di 250 metri quadri, 160 personaggi e oltre 60 movimenti: ecco dove e quando visitarlo

In Piemonte c'è un presepe meccanico in cui puoi camminare (e ha appena compiuto 50 anni)

Un pastore dell'artigianato provenzale ("Santon") al presepe meccanico di Racconigi

Il tradizionale Presepe Meccanico di Racconigi spegne 50 candeline e si prepara ad accogliere ancora una volta visitatori di tutte le età nella Chiesa del Gesù, la cui facciata è stata riportata di recente al suo antico splendore. Era il 1975 quando un gruppo di volontari decise di allestire il primo presepe meccanico tradizionale nei locali dell’Oratorio di Santa Maria: da allora, grazie a mezzo secolo di lavoro paziente, l’allestimento è diventato uno dei più antichi e caratteristici della “Provincia Granda”.

Oggi il presepe occupa oltre 250 metri quadrati, conta circa 160 personaggi e più di 60 movimenti, con una particolarità che conquista tutti: si può camminare dentro la scena, seguendo i passaggi tra le ambientazioni e sentendosi parte del racconto. La scelta di posizionare il presepe ad altezza occhi dei più piccoli è voluta, per “catturare la loro attenzione e suscitare il massimo stupore”, e finisce per coinvolgere anche gli adulti, che tornano a meravigliarsi insieme a figli e nipoti.

L’apertura al pubblico è prevista nelle giornate del 30 novembre, 6-7-8 dicembre, 13-14 dicembre, 18 dicembre e dal 20 dicembre 2025 al 6 gennaio 2026. Nei giorni feriali il presepe sarà visitabile dalle 14.30 alle 18.30, mentre nei festivi gli orari saranno 10-12 e 14.30-18.30.

Il cuore dell’allestimento sono le statue: molte provengono dall’antico orfanotrofio racconigese e portano la firma “Michelangelo artista racconigese”. Accanto a queste si trovano i preziosi “Santon” dell’Alta Savoia, che “sembrano essere giunti durante l’occupazione napoleonica della città di Racconigi”, integrati negli anni con personaggi recuperati nei mercatini francesi.

A rendere l’esperienza ancora più suggestiva contribuiscono scenografie curate nei minimi dettagli, pensate per “amalgamare e contestualizzare l’evento sacro con il paesaggio circostante”. Tra le chicche più amate: un lago con pesciolini veri e giochi d’acqua, tra cui la pioggia e una cascata. Sono integrati nel presepe anche alcuni scorci della città di Racconigi, come piazza Roma nella foto qui sotto.

Negli anni si è aggiunta una componente tecnologica sempre più raffinata. “Gli effetti sonori e luminosi sono frutto del connubio fra una centralina elettronica e un sistema computerizzato creato ad hoc per rendere l’atmosfera davvero magica”, spiega Gaetano Maiorano, uno dei volontari. La varietà di statue, per stile e provenienza, rende il presepe “un piccolo museo vivente, capace di raccontare non solo la Natività, ma anche la storia di chi lo ha custodito, amato e tramandato”.

Aggiunge Felice Di Lorenzo: “Da mesi stiamo lavorando per riaprire l’allestimento in vista delle festività natalizie: la risposta dei racconigesi è sempre positiva e in tanti vengono a visitare il presepe ogni anno, stupendosi della sua bellezza. Siamo un gruppo affiatato, che mette cuore e passione in ogni dettaglio”.

Dal gruppo arriva anche un ringraziamento a don Maurilio “per la sua disponibilità e per il sostegno nel mantenere viva questa tradizione tanto amata dalla comunità racconigese”.

Per chi vuole saperne di più o ammirare immagini e video del presepe, è disponibile online il link indicato dagli organizzatori. L’invito, come sempre, è aperto: visitare Racconigi e scoprire un presepe che da cinquant’anni continua a emozionare.

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