l'editoriale
Cerca
Il caso
13 Dicembre 2025 - 07:16
Tombini usati come bracieri. Barriera di Milano, periferia storica di Torino, un tempo rispettabile, oggi un luogo in cui le regole sembrano non valere più. E la vita quotidiana è segnata dall’insicurezza, dal disordine e da notti in cui spaccio e incuria fanno da padrone.

Una signora di corso Palermo, madre di tre figli e nonna di due nipoti, descrive con voce tremante la sua paura: «Sono sicura che potrei trovarmeli sotto casa». E aggiunge: «E da anni non mi sento più a casa mia. Ho paura anche a uscire per fare la spesa. Quando qualcuno di altri quartieri ascolta le nostre storie ci guarda come se fossimo impazziti. Credono che esageriamo. Io vi dico solo che mi vergogno a invitare a casa i parenti: Natale quest’anno volevamo farlo a casa nostra, ma credo che cambieremo programma».
Per lei, Barriera di Milano non è più il quartiere rispettabile di una volta. «Mi sembra di vivere in un ghetto», racconta, «lo stupefacente si compra ad ogni angolo della strada e le notti sono interminabili per chi vuole vivere tranquillo».
Il senso di impotenza è forte, così come il timore di denunciare apertamente le situazioni di pericolo. A esasperare i residenti arrivano ora anche i bracieri accesi all’interno dei tombini tra i palazzi.
«Esprimo profonda indignazione per quanto documentato nell'allegate foto, scattate nella zona di Barriera di Milano, in cui si vedono - secondo quanto segnalato dai residenti - bracieri accesi all'interno dei tombini tra i palazzi. Un’eventualità che, se confermata dalle autorità competenti, rappresenterebbe un rischio gravissimo per la sicurezza dei cittadini», dichiara Domenico Garcea, vicecapogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale. I residenti raccontano di aver più volte allertato gli organi competenti senza ottenere alcun intervento. «È una situazione inaccettabile: la sicurezza, l’igiene e il rispetto delle norme non possono essere opzionali né lasciati alla buona volontà dei singoli», aggiunge Garcea. «Per questo chiedo formalmente al Comune di Torino, alla polizia municipale e alle autorità sanitarie di verificare con urgenza la veridicità dei fatti mostrati nelle foto e di intervenire tempestivamente qualora venissero riscontrate irregolarità».
I più letti
L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@torinocronaca.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Amministratore unico e responsabile trattamento dati e sicurezza: Massimo Massano
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..