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IL FATTO

Torino, il corteo per Aska "spaventa" i commercianti

Nel weekend di shopping natalizio, gli antagonisti scendono in strada

Gli scontri al corteo con i manifestanti che hanno cercato di raggiungere il Valentino

Gli scontri al corteo per Askatasuna dello scorso luglio

A poche ore dall'inizio del corteo, la tensione è già alle stelle.
Alle 14.30 a Torino antagonisti da tutta Italia manifesteranno per Askatasuna, il centro sociale di corso Regina Margherita sgomberato due mattine fa dalla polizia.
Un sabato "di fuoco" che desta preoccupazione per i commercianti che, in caso di scontri sul proprio "pianerottolo" potrebbero dover abbassare la saracinesca per evitare danneggiamenti. Un tempismo pessimo, perché vorrebbe dire chiudere proprio in quello che è il weekend più importante per loro, tra shopping e regali dell'ultimo minuto.
Come sottolineano Ascom e Confesercenti, «l'ultimo fine settimana prima delle feste è il periodo d'oro per i commercianti, soprattutto per le piccole aziende, che già soffrono». Insomma, non ci si può permettere di "chiudere bottega" proprio ora. 
«Sono in contatto con le vie, per ora non siamo in allarme e la città resta aperta. Mi auguro che sia un corteo tranquillo», ha detto Maria Luisa Coppa, presidente Ascom Torino e Provincia.
«Certo c'è molta preoccupazione su possibili tensioni - spiega Giancarlo Banchieri, presidente Confesercenti - La speranza è che, al di là delle ragioni della manifestazione, si svolga nel rispetto del lavoro altrui. Il rischio è di portare la gente a comprare online invece che dai negozi fisici, un effetto che immagino non vogliano neanche i manifestanti».

 

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