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Il fatto
21 Dicembre 2025 - 11:00
Aveva lasciato l’Italia per sottrarsi a una condanna definitiva di 3 anni e 3 mesi, maturata per vari reati commessi quando era minorenne. Ricercato dal 2023 e dichiarato latitante, il 24enne italiano di origine marocchina è rientrato a Novara per le festività natalizie, convinto di poter passare inosservato. Non è andata così.
Dopo mesi all’estero, il giovane ha scelto di tornare in città per riabbracciare la famiglia. Una mossa azzardata, considerato che il suo nome era ben presente agli investigatori della polizia locale di Novara.
Il passo falso è arrivato con la richiesta di rinnovo della carta d’identità, ormai scaduta. Un atto apparentemente ordinario che ha attivato l’attenzione del nucleo operativo: il nominativo ha fatto scattare immediatamente gli approfondimenti.
Gli agenti hanno avviato un’indagine lampo e predisposto un servizio di osservazione nei pressi dell’abitazione dei familiari. Il 15 dicembre, il ricercato è stato intercettato mentre rientrava a casa. Il ragazzo è stato, quindi, bloccato e messo in manette.
L’arrestato è stato tradotto all’IPM "Ferrante Aporti" di Torino, struttura competente per l’esecuzione delle pene riferite a reati commessi in minore età. Qui sconterà la condanna definitiva, a chiusura di una latitanza durata mesi.
La vicenda evidenzia il peso dei controlli anagrafici e la sinergia tra uffici comunali e polizia locale. Un dettaglio burocratico, in questo caso, si è rivelato decisivo per riportare in cella un latitante.
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