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Crosetto si dimette dal Consiglio comunale di Torino: lascia la Sala Rossa. Al suo posto, entra Emilio Iodice

L’eurodeputato e capogruppo di Fratelli d’Italia annuncia l’addio all’incarico per dedicarsi all’attività europea e rilancia la possibilità per il centrodestra di intercettare il voto moderato alle prossime amministrative

Crosetto si dimette dal Consiglio comunale di Torino: lascia la Sala Rossa. Al suo posto, entra Emilio Iodice

Giovanni Crosetto si dimette dal Consiglio comunale di Torino. L’eurodeputato di Fratelli d’Italia, capogruppo del partito in Sala Rossa, lascia l’incarico per dedicarsi a tempo pieno all’attività di parlamentare europeo e al lavoro in Commissione Affari Economici e Monetari. Ad annunciare le dimissioni è lo stesso Crosetto con un post sui social. «Non ho mai abbandonato il mio impegno da consigliere comunale - scrive - ma essendomi stato richiesto di dedicare tutto il mio impegno all’attività europea, questa decisione si rende necessaria». Al suo posto subentra Emilio Iodice. Nel messaggio Crosetto affianca alla decisione personale una riflessione politica sul futuro della città. «Credo che, ora più che mai, Torino si trovi davanti a un bivio e si trovi a dover scegliere che tipo di città vuole essere», afferma. Al centro delle sue considerazioni c’è il recente patto di collaborazione con il centro sociale Askatasuna, definito «incomprensibile e pericoloso», seguito dallo sgombero effettuato dal Governo Meloni. Secondo l’eurodeputato, questi eventi avrebbero prodotto «sconcerto generale» ma, allo stesso tempo, aperto una fase nuova per il centrodestra in vista delle prossime elezioni amministrative. «Offre al centrodestra una vera e concreta possibilità in termini di contendibilità», sostiene Crosetto, indicando l’esistenza di «un mondo moderato che crede fermamente nei principi democratici e si riconosce nei principi della legalità». Per Crosetto, il centrodestra avrebbe oggi la possibilità di intercettare questo elettorato. «Arrivando ai numeri necessari per vincere le amministrative», scrive, a patto però di compiere scelte precise. In particolare, l’eurodeputato sottolinea la necessità di un candidato «altrettanto moderato e capace di veicolare quel consenso». Infine, l’appello a non considerare Torino come terreno di scambio politico: «Il centrodestra avrà la vera e concreta possibilità di provare a vincere le amministrative di Torino, se non tratterà Torino come la camera di compensazione di altre elezioni politiche, a partire da quelle regionali. Torino merita molto di più di tutto questo».

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