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Scoprire la nascita del Futurismo

Futurismo

Il Futurismo, l’arte del futuro esplosa a inizio Novecento. Alla sua genesi e ai suoi massimi rappresentanti, nomi quali Umberto Boccioni, in primis, e poi Carlo Carrà, Luigi Russolo, Antonio Sant’Elia, Giacomo Balla e Gino Severini, è dedicata la mostra che si è aperta a Padova il 1 ottobre scorso e che durerà fino al 26 febbraio 2023, dal titolo, appunto, “Futurismo. La nascita dell’avanguardia 1910-1915”. Si tratta di un’ampia esposizione all’interno delle sale di Palazzo Zabarella che vede la curatela di Fabio Benzi, Francesco Leone, Fernando Mazzocca. Da ammirare ci sono oltre 100 opere disposte in modo da raccontare i cinque anni che rappresentano il debutto del Futurismo in ambito pittorico fino al 1915, anno della pubblicazione del Manifesto della Ricostruzione Futurista dell’Universo e dell’ingresso in guerra dell’Italia. Due eventi, questi ultimi, che tracciarono uno spartiacque nelle ricerche artistiche del movimento le quali determinarono i primi cambiamenti.

Il percorso rappresenta una visione nuova e invita alla scoperta di una realtà artistica fino a ora poco, o per niente, svelata.

«Sebbene negli ultimi quarant’anni si siano succedute molteplici rassegne dedicate al Futurismo - spiegano gli organizzatori - nessuna si è mai focalizzata in termini critici ed esaustivi sui presupposti culturali e figurativi, sulle radici, sulle diverse anime e sui molti temi che hanno concorso prima alla nascita e poi alla deflagrazione e alla piena configurazione di questo movimento che ha caratterizzato in modo così dirompente le ricerche dell’arte occidentale della prima metà del Novecento». Le opere, che provengono da musei di tutto il mondo e da collezioni private, per un totale di 45 prestatori differenti, sono divise in diverse sezioni, una prima legata alle radici del Futurismo con Previati e Boccioni; il Divisionismo con, per esempio, Pellizza da Volpedo; il Dinamismo con Carrà, la Simultaneità. Nella sezione finale, Ricostruzione futurista dell’universo, il Futurismo esonda nella moda, nella grafica, nell’editoria.

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