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Lampioni spenti dieci minuti prima: così il Comune risparmia 500 euro

lampioni accesi torino

Scende di due gradi la temperatura negli uffici comunali e, da oggi, si abbassa di un grado anche il termometro per biblioteche, scuole, Rsa e strutture comunali per l’accoglienza disabili. «La manovra porta un risparmio complessivo del 10% indicativamente» fa sapere l’assessore Chiara Foglietta, interpellata in consiglio comunale sul tema del caro bollette. Ieri in Sala Rossa la temperatura si aggirava intorno ai venti gradi, fa sapere il consigliere Silvio Viale (Lista civica) e denuncia che alcuni colleghi già lamentassero il freddo, nonostante non fossero ancora stati raggiunti i 18 gradi previsti dal nuovo Piano di risparmio energetico della Città. «La prima misura è stata quella di abbassare la temperatura in alcuni locali pubblici, ma sono palliativi. Il problema può essere limitato ma non risolto in questo modo» commenta il sindaco Stefano Lo Russo e auspica un intervento immediato del governo.

Per quanto riguarda i risparmi sul fronte dell’illuminazione invece «si valuta di ridurre l’accensione di 10/20 minuti al giorno» spiega Foglietta. «Ci è stato detto da Iren che il risparmio di uno spegnimento di dieci minuti è pari a circa 500 euro al giorno» aggiunge. La questione relativa allo spegnimento diurno o notturno è tutta in capo alla giunta, che sta valutando come procedere. «Spegnere un parco pubblico dove l’illuminazione è la prima fonte di sicurezza per i cittadini sarà una scelta complicata da fare» commenta ancora l’assessore. Non trascura il tema della «sicurezza nelle strade» anche il primo cittadino. «In ogni caso, sarebbero interventi che contribuisco ma non risolvono la questione» rimarca Lo Russo. «Le luci di Natale sono state spente da fine febbraio - prosegue invece l’assessore Foglietta -. Le fontane sono spente e i monumenti sono accesi solo nel week end». Lo stesso dicasi per i ponti. Resta accesa solo una delle Luci d’Artista presenti in città. Si tratta di “De Maria” che si trova in piazza Carlina. «L’opera si “appoggia” al sistema di illuminazione pubblica» fanno sapere dagli uffici comunali. Le altre Luci sono già state smontate e portate in magazzino. L’installazione che si trova sul Monte dei Cappuccini resta fissata, ma spenta. «L’emergenza energetica pone un problema alla politica tutta - commenta ancora il sindaco Lo Russo -. Un Paese che vive di importazioni per oltre il 95% delle fonte di energia è un paese vulnerabile. È bene che il governo attrezzi l’Italia per impedire che situazioni di così facile speculazione possano colpire il tessuto produttivo delle nostre imprese».

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