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Economia
23 Luglio 2025 - 18:20
												Foto di repertorio
Dati allarmanti quelli diffusi da Fipac-Confesercenti, dati che parlano di 1.400.000 pensionati piemontesi sempre più poveri. La progressione sembra trovare tra le principali cause l'inflazione e il drenaggio fiscale, direttamente proporzionali ad un'erosione del potere d'acquisto.
Nel periodo 2009-2025, si stima che una pensione media mensile di 1200 euro lordi, abbia subito una perdita di circa 70 euro. Le fasce più colpite, quelle medio-basse, sono vittime di un meccanismo che il presidente Fipac-Confesercenti, Vincenzo Guastella, ha condannato duramente. "Da tempo Fipac richiama l’attenzione sul fatto che i meccanismi automatici di adeguamento delle pensioni al costo della vita sono insufficienti" - dichiara. Gli adeguamenti di cui si parla, sono gli stessi che hanno condotto la transizione di molte pensioni sotto un'aliquota Irpef superiore, e dunque, a una maggiore tassazione.
I dati riportati segnalano, inoltre, una sottostima dell'incremento del costo del paniere di spesa, il quale - nelle fasce medio-basse - colpisce duramente le famiglie. Secondo Istat, fra il 2016 e il 2023, il paniere è aumento del 9% rispetto a quello medio, causando un problema a catena. Ogni qualvolta l'inflazione subisce un'impennata, l'aggiustamento periodico non è in grado di coprire l'accelerazione.
Nel 2024, le pensioni erogate in Piemonte sono state 1.4 milioni, di cui: 711mila dipendenti pubblici, 194mila lavoratori pubblici, 395mila lavoratori autonomi, 45mila lavoratori parasubordinati e 56mila provenienti da altre gestioni. Per far fronte alle spese di tutte le persone coinvolte nel sistema pensionistico regionale, la Fipac è giunta a una proposta. " La nostra proposta è quella di un bonus Irpef per i pensionati da riservare alla fascia più colpita, quella fra i 7.800 e i 15.000 euro annui di pensione: un’erogazione di 960 euro annui che ristorerebbe, almeno in minima parte, le perdite di questi anni e ne eviterebbe di nuove" - dichiara Guastella. Definita misura di emergenza, si spera possa rimanere tale, auspicandosi una riforma complessiva del trattamento fiscale delle pensioni.
Un'Indagine condotta da Intesa San Paolo e Centro Einaudi, sembra completare il quadro delineato da Confesercenti. Su 1500 italiani intervistati - di cui 200 nella fascia della Silver Age - il 58% risparmia la maggior parte delle sue entrate investendo su politiche previdenziali, considerate unico mezzo per tutelarsi di fronte a un futuro - come delineato - molto incerto.
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