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"Scappa, corri" e il gruppo si è dato alla fuga. Perché quello di Glorioso è un tentato omicidio

Le motivazioni della sentenza che ha resto irrevocabili le condanne dei tre minorenni imputati per il lancio della bicicletta dai Murazzi

Mauro Glorioso, 23 anni, studente ferito dal lancio della bici ai Murazzi

Mauro Glorioso, 23 anni, studente ferito dal lancio della bici ai Murazzi

Un'iniziativa "non attuata d'impeto, ma preceduta da una fase preparatoria di cui tutti erano consapevoli". Lo scrive la Cassazione nelle motivazioni della sentenza che ha resto irrevocabili le condanne dei tre minorenni imputati per il lancio della bici dei Murazzi la notte tra il 20 e il 21 gennaio 2023, con il tentato omicidio di Mauro Glorioso, studente di Medicina. Secondo i giudici, è corretto considerare il lancio di quella bicicletta un tentato omicidio. Il mezzo utilizzato e le modalità del gesto bastano "a dimostrare l'univocità della direzione dell'azione, tesa a colpire un qualunque soggetto al fine di provocargli, alternativamente o cumulativamente, delle lesioni di qualunque entità o anche l'evento morte". 

Ai due ragazzi sono stati inflitti, rispettivamente, 9 anni, 9 mesi e 10 giorni e 9 anni e 4 mesi. Alla ragazza, che non ha preso parte al lancio ma era insieme al resto del gruppo, sia pure a una certa distanza, sono stati inflitti 6 anni e 8 mesi (a differenza di Sara Cherici, processata dal tribunale ordinario e condannata a 16 anni, le sono state concesse le attenuanti generiche). La giovane, dopo il lancio, ha gridato «Scappa, corri» e il gruppo si è dato alla fuga.

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