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la sentenza

Oss No Vax sospeso perché non si vaccina contro il Covid, i giudici gli danno ragione

Per la Corte d'Appello di Torino il dipendente, che oggi ha 60 anni, poteva svolgere mansioni lavorative

Sospeso perché non si vaccina contro il Covid, i giudici danno ragione all'oss No Vax

Sospeso perché non si vaccina contro il Covid, i giudici danno ragione all'oss No Vax

La Corte d’Appello di Torino ha dichiarato illegittimo il provvedimento di sospensione dal lavoro e dalla retribuzione per un dipendente dell’Asl TO3 che non aveva adempiuto all’obbligo vaccinale anti-Covid 19. L’uomo, 60 anni, era stato sospeso per oltre cinque mesi e aveva mansioni come Oss ma svolgeva anche mansioni amministrative presso l’Anagrafe zootecnica di Venaria. Il suo legale, l’avvocato Fabio Pansera, aveva presentato ricorso al provvedimento, che era stato comunicato all’operatore socio-sanitario il 23 novembre 2021 e successivamente prorogato il 28 dicembre 2021. Il lavoratore aveva potuto tornare in servizio il 19 aprile 2022. Il tribunale di Ivrea aveva ritenuto che il dipendente, che nel frattempo aveva anche contratto il Covid, non rientrasse tra le persone destinatarie dell’obbligo vaccinale, essendo anche incaricato di mansioni amministrative e non in strutture di assistenza e ricovero di pazienti.

La sentenza di Ivrea è stata impugnata dall’Asl TO3 e la Corte d’Appello di Torino, con la sentenza del 9 gennaio 2023, aveva dato ragione all’azienda sanitaria. Ma la Corte di Cassazione a maggio 2024 aveva cassato la sentenza. «La Cassazione aveva dato ragione al mio cliente affermando che la Corte d’Appello all’epoca aveva sbagliato a interpretare la normativa», afferma l’avvocato Fabio Pansera. A quel punto, la vicenda era tornata alla Corte d’Appello di Torino che oggi, giovedì 6 marzo, ha dato ragione al dipendente dell’Asl. «Siamo molto soddisfatti, perché è una battaglia che andava avanti dal 2021 e finalmente oggi abbiamo avuto giustizia, a distanza di quasi quattro anni», conclude Pansera.  

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