Sedia da spiaggia e biciclette rubate: il dehors abbandonato diventa il "negozio" dei pusher

Una sedia da spiaggia per stare comodi e, sotto i piedi, non la sabbia ma delle piastrelle. Meno piacevoli da calpestare ma più comode per nasconderci le dosi. Anche perché, come avrete intuito, non ci troviamo in riva al mare ma in largo Giulio Cesare, quartiere Barriera di Milano.

È l’ultima “idea” dei pusher, segnalata dai residenti, in una delle zone di Torino in cui l’emergenza spaccio è più pressante. Da qualche tempo, un dehors abbandonato che si trova in largo Giulio Cesare, “vestigia” di uno dei tanti negozi che si sono dovuti arrendere in un angolo di quartiere in cui la vita per i commercianti è sempre più complicata, è diventato l’ennesimo luogo di lavoro degli spacciatori. Pusher che, per stare più comodi nelle pause di attesa tra un cliente e l’altro, si sono anche attrezzati con una sedia pieghevole. «Nascondono la droga tra le piastrelle di quel dehors abbandonato - segnalano i residenti della zona - ma nessuno fa nulla per rimuoverlo, nonostante occupi del suolo pubblico e sia persino pericoloso, visto come è ridotto».

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Non solo droga. Il dehors negli ultimi giorni è infatti diventato anche il “parcheggio” per le biciclette - facile intuire provento di furto - che vengono vendute nel vicino mercatino della refurtiva che da mesi viene allestito a pochi metri di distanza. Lo stesso che era stato sgomberato pochi giorni fa dalla polizia con un intervento servito a poco: come se nulla fosse accaduto, già poche ore dopo i venditori erano tornati a proporre la loro mercanzia.

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Lo sgombero non è servito: dopo meno di 24 ore, i venditori erano di nuovo al loro posto

Anche per questo, su richiesta della Circoscrizione, erano stati tolti gli archetti originariamente installati per i ciclisti e invece diventati punto d’appoggio per decine di bici rubate in vendita sullo spiazzo. Anche questo è servito a poco: ora le bici vengono lasciate sul dehors, in attesa che qualcuno - incurante della loro provenienza - le compri.