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WeddingLab, il menu di nozze non avrà più segreti

Intervista allo chef Nicola Di Tinco, esperto del settore e creatore della nuova rubrica

WeddingLab, il menu di nozze non avrà più segreti

Nicola Di Tinco è un vero e proprio vulcano di idee in cucina. Chef, specializzato in banchetti di nozze, non si accontenta certo di proporre agli sposi un menu standard dal quale scegliere per allietare il loro giorno speciale. La sua idea di banchetto di nozze richiede un profondo lavoro di studio che spazia dalle origini degli sposi arrivando fino alla location scelta, che, come dice lui, “rivela molto dei desideri dei due protagonisti”. Adesso Nicola Di Tinco ha dato il via a un nuovo progetto, la rubrica WeddingLab, che uscirà sui suoi canali social dove tutti potranno seguirla, e ogni due mesi avrà il suo spazio anche su Torino Cronaca. Uno spazio nato per dare agli sposi consigli, suggerimenti e idee per organizzare al meglio il loro giorno speciale. Abbiamo parlato con lui per farci raccontare di più su questa rubrica utile e originale.

Nicola Di Tinco

Nicola, tu sei un esperto del settore wedding. Raccontaci la tua formazione.

Sì, io lavoro da tantissimi anni nel settore dei banchetti di nozze. Mi sono formato in Puglia, la mia terra d’origine, e svolgo questo lavoro ormai da tanto tempo a Torino, essendo chef di Villa Di Tinco a Favria e di Sud Catering. Nell'organizzazione degli eventi e della rubrica sono supportato da mio fratello Michele Di Tinco, wedding manager e maitre di sala, fondamentale per gli allestimenti e il servizio. La mia nuova rubrica vuole essere uno strumento nuovo in grado di aiutare gli sposi a orientarsi nelle difficili scelte da compiere per rendere quello del matrimonio un giorno perfetto.

Quali sono gli aspetti che prendi in considerazione per creare un menu di nozze?

Guardo molti dettagli, incominciando dalle abitudini gastronomiche degli sposi, che spesso partono dalla loro provenienza regionale. Spesso, ad esempio, gli sposi gradiscono che nel loro menu siano presenti materie prime della loro terra d’origine. Il menu deve parlare degli sposi: per questo è importante comprenderli a fondo. Anche la scelta della location dice molto: chi sceglie un castello vorrà un menu da favola, chi opta per il rustico vorrà facilmente un banchetto country chic.

Che tipo di cucina proponi?

Ho una lunga esperienza di banchetti quindi sono in grado di proporre menu anche molto diversi tra loro. La mia è una cucina nazionale, a volte ci inserisco qualche influenza del Sud, ma solo se richiesto dagli sposi.

Ci puoi fare qualche esempio di banchetti di nozze che hai ideato?

Sì. Per una coppia di sposi - lei piemontese e lui campano  - che si sposeranno al castello Benso di Mercenasco, una location elegante, ho realizzato una tartare di cervo, ispirato dall’idea delle battute di caccia a cavallo dei nobili. Ho inserito la mela annurca, le scaglie di provolone del Monaco per fare un balzo in Campania, il tuorlo d’uovo e la salsa yogurt. Invece per un'altra coppia che si sposerà a Tenuta Molino a Casellette, location country chic moderna ed informale, ho ideato un piatto di coniglio marinato alla birra, affumicato al fieno, glassato con pesto alla genovese e cipolla di Tropea caramellata: perfetto per gli sposi, che erano liguri e calabresi.

E ancora: una coppia di sposi ha scelto La Castella di Villafranca D'Asti, una cascina tipica del Monferrato caratterizzata da un parco secolare in cui la natura incontra la memoria. Lui siciliano, lei piemontese: ho creato un menu ancorato alla tradizione, semplice ma sicuramente originale, contaminando la cucina del Monferrato con ingredienti siciliani. Un lavoro molto stimolante.

Per seguire WeddingLab di Chef Nicola Di Tinco, oltre che su Torino Cronaca, lo trovate sui social a questi indirizzi:

Facebook: ChefNicolaDiTinco

Tik Tok: @chef.nicoladitinco

 

 

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