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IL BORGHESE
05 Agosto 2023 - 19:52
Il bastardo va punito
Contro l’abbandono degli animali, già molti anni fa noi di Torino Cronaca siamo stati decisi. Persino rudi: «Se lo abbandoni il bastardo sei tu». Parole forti contro una violenza inammissibile da parte di chi scaricava un cane in autostrada oppure lo legava ad un albero, o peggio lo faceva scendere dall’auto e poi, accelerando se ne andava via. Capitava con i cani, soprattutto. Ma anche con i gatti sulla cui sorte conserviamo in archivio fotografie agghiaccianti.
Intere cucciolate gettate nei cassoni dell’immondizia, qualcuna scaricata addirittura nei fiumi. Pensammo allora ad una pagina settimanale dedicata ai nostri amici pelosi con tanto di fotografie di cuccioli e non solo, in attesa di un’adozione. Ci aiutarono i volontari dell’Enpa e di altri canili. Gente valorosa che combatte contro l’inciviltà e con i quattrini che servono per nutrire i loro ospiti. L’idea funzionò e funziona ancora, anche con gli animali più sfortunati: quelli che hanno trascorso anni legati ad una catena, quelli che hanno sopportato violenze. E persino quelli che hanno subito incidenti invalidanti. Ricordo una gara di affetto per adottare un volpino che aveva perso una zampa.
È il lato buono della medaglia, quello che racchiude le storie di buon cuore che tuttavia spesso sono sovrastate dall’inciviltà o peggio ancora dalla crudeltà verso creature che sanno dimostrare soltanto affetto e dedizione. Dicono le statistiche che ogni anno in Italia gli abbandoni siano pari a 100mila animali. Solo a Torino si arriva a superare il migliaio tra cani e gatti, senza contare uccelli esotici, tartarughe e persino serpenti. Così in questi giorni di esodo agostano scatta il nostro appello più accorato: non abbandonateli.
Portateli con voi in vacanza, continuate ad accudirli. Senza dimenticare che “il bastardo” della nostra storia rischia fino ad un anno di carcere e un’ammenda da mille a diecimila euro. Lo dice chiaro l’articolo 727 del codice penale. Confido che dove non arriva il buon cuore ciò serva da monito.
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