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IL BORGHESE

Tutti espellono solo l’Italia no

Leggi il commento del direttore Beppe Fossati

Sui migranti Tunisi ci sfotte

Sui migranti Tunisi ci sfotte

Il 4 ottobre una sentenza della Corte di giustizia europea ha circoscritto la definizione di Paesi sicuri verso cui praticare i respingimenti. Il tribunale di Roma, ha risposto “comandi” e ha deciso di far riportare in Italia i migranti trasferiti in Albania, “per rispettare la legge”. Che però legge non è. Tanto che numerosi paesi europei, compresi Germania, Francia, Svezia e Olanda hanno continuato, anzi a volte accelerato i rimpatri dei criminali. Solo l’Italia che pure è il porto del Mediterraneo attraverso il quale il flusso di clandestini e criminali è di fatto attivo 24 ore su 24, ha bloccato le espulsioni. Eppure sappiamo che la Francia non ci ha mai fatto sconti e che solo nel  secondo semestre del 2024 il governo di Attal ha disposto 31 mila espulsioni, riconsegnandoci gli indesiderabili alle frontiere, che la Germania di Scholz tra fine settembre e ottobre ne ha cacciati oltre mille, aumentando di pari passo i controlli alle frontiere alla faccia del trattato di Schengen. A proposito di “paesi sicuri”, come imporrebbe la sentenza della Corte  Europea stride il fatto che la Germania  abbia riconsegnato decine di afgani a Kabul e la Spagna abbia fatto altrettanto con 22 iracheni spedendoli a  Baghdad. Domande a cui nessuno risponde perchè, si sa, in Europa ogni Paese fa quello che gli fa più comodo. Tranne l’ Italia dove qualche magistrato cerca di riscrivere la politica estera del governo, con poderosi assist politici alla sinistra. Occhio e croce pare siamo gli unici a chinare il capo e a non difendere le nostre frontiere tutelando le nostre città dai criminali. A proposito va detto che nei Cpr non ci vanno, in attesa di rimpatrio, i clandestini che non hanno commesso reati, ma solo i criminali. Torino compresa. Ove il sindacato di polizia denuncia ritardi di mesi accusando la burocrazia e non la politica. Vizi antichi, in nome di un buonismo d’accatto che ci riempe le città di senza Dio. Che qualcuno, pro domo sua, trasforma in legge.

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