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Incidente della funivia: al via tavolo tecnico sulle cause della tragedia. Soccorritori: "Freno di emergenza non si è attivato"

funivia 8
Incidente della funivia del Mottarone: ha preso il via questa mattina, poco dopo le 10 - con l'arrivo al Palazzo dei Congressi di Stresa del ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini e del capo della protezione Civile Fabrizio Curcio - il tavolo tecnico convocato per individuare le cause della tragedia che ieri ha provocato la morte di 14 persone. Si cerca di fare luce, in particolare, sulla rottura del cavo che ha causato il terribile volo della cabina, andatasi poi a schiantare in una zona impervia, un centinaio di metri a valle della stazione che sorge sulla cima del Mottarone, a quota 1.492 metri .

CHI E' PRESENTE ALL'INCONTRO Al tavolo sono presenti anche il governatore del Piemonte Alberto Cirio, il sindaco di Stresa Marcella Severino, il Prefetto di Verbania Angelo Sidoti, il vicepresidente e assessore regionale alla Montagna Fabio Carosso e l'assessore alle Infrastrutture e Trasporti e alla Protezione Civile Marco Gabusi.

SI INDAGA SULLE CAUSE DELLA TRAGEDIA Sotto i riflettori, in particolare, le cause che hanno portato alla rottura del cavo che traina le cabine e soprattutto il mancato intervento del freno automatico di sicurezza. Proprio su quest'ultimo aspetto, si cerca di fare particolarmente chiarezza.

"IL FRENO DI EMERGENZA NON SI E' ATTIVATO" "Non sappiamo per quale motivo non si sia entrato in funzione, mentre nella cabina a valle si è attivato" ha detto il responsabile provinciale del Soccorso alpino, Matteo Gasparini a TgCom24. Resta il fatto che la mancata attivazione del meccanismo di sicurezza ha fatto sì che la cabina, una volta avvenuta la rottura del cavo, abbia preso velocità, iniziando a scivolare verso il basso, fino ad essere catapultata fuori dai cavi di sostegno schiantandosi al suolo dopo un terribile volo.

INDAGA LA PROCURA DI VERBANIA Sul drammatico incidente, procede la procura di Verbania che che ha aperto un fascicolo per omicidio colposo plurimo e che potrebbe, a breve, procedere alle prime iscrizioni sul registro degli indagati.
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