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Marocchino latitante rintracciato dalla polizia: doveva scontare 4 anni e 5 mesi di carcere

polizia sito questura ok

(foto di repertorio)

Marocchino latitante rintracciato dalla polizia: si rifugiava in un paesino dell'hinterland torinese. Sono stati gli agenti del commissariato Barriera Nizza (Sezione Misure di Prevenzione, Sicurezza e Cautelari) ad assicurarlo alla giustizia.

DOVEVA SCONTARE UNA PENA A 4 ANNI E 6 MESI Gli agenti,  venuti a conoscenza dell'esistenza di un provvedimento restrittivo emesso dalla procura generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Torino nei confronti di un 28enne di origini marocchine, per l'espiazione di una pena di 4 anni e 5 mesi di reclusione per i reati di tentata estorsione e lesioni nei confronti di familiari, ha effettuato accurate indagini volte a risalire al luogo in cui il ricercato poteva essersi andato a nascondere.

SCATTA LA MACCHINA DELLE INDAGINI Dopo aver consultato le banche dati ministeriali ed i servizi anagrafici del Comune, i poliziotti sono riusciti a risalire ad un parziale riscontro delle residenze e dei domicili utilizzati dal ventottenne. In un caso, hanno individuato a Carmagnola un'abitazione dove lo stesso avrebbe potuto nascondersi: ma lì hanno trovato "solo" il padre, non il ricercato.

LO STRATAGEMMA DEI POLIZIOTTTI Con uno stratagemma, però, lo hanno contattato telefonicamente, dandogli appuntamento in una piccola piazza del paese di Lombriasco, dove il marocchino si era rifugiato insieme alla fidanzata; il giovane, senza dubitare di nulla, si è presentato all’appuntamento preso coi familiari, ma ha trovato ad attenderlo i poliziotti che lo hanno assicurato alla giustizia.

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