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22 Aprile 2021 - 12:35
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Un esperto gemmologo, intermediario nelle vendite di preziosi, con alle spalle un carriera cinquantennale nel settore, era in realtà un truffatore. Forte delle sue collaborazioni pregresse con enti istituzionali di rilevanza nel territorio, non era difficile per lui carpire la fiducia di nuove vittime.
L’ultima denuncia, in ordine cronologico, è stata presentata ad aprile 2020 presso gli uffici del commissariato Borgo Po da una donna che aveva conosciuto il 75enne qualche anno prima, in occasione di un’operazione in cui lo stesso era intervenuto in qualità di perito per conto di un ente pubblico.
Proprio tale circostanza aveva indotto la stessa a nutrire grande stima e fiducia verso l’uomo tanto da incaricarlo della vendita di un lingotto in oro del peso di un chilo, avuto in eredità nel mese di gennaio 2020. L’uomo in quell'occasione ha rilasciato una dichiarazione manoscritta, firmata e datata, con cui attestava la presa in conto vendita del lingotto, precisandone il prezzo pattuito: 45mila euro.
L’esperto assicurava che entro 15 giorni la signora avrebbe potuto incassare il corrispettivo della vendita. Da quel giorno si sono susseguiti diversi messaggi fra le parti in cui il “perito” dava come quasi conclusa la vendita del lingotto e rassicurava la signora che presto avrebbe avuto la somma pattuita. L’uomo fissava degli appuntamenti ma sistematicamente trovava scuse, non presentandosi e soprattutto non corrispondendo mai la cifra concordata.
Intuito che la controparte stava per rivolgersi alle forze dell’ordine, le ha chiesto di temporeggiare adducendo altre scuse poco credibili, tentando di generare compassione nella donna. La vittima ha atteso fino a metà aprile, momento in cui ha presentato ufficialmente denuncia.
Le indagini effettuate dai poliziotti del commissariato Borgo Po hanno messo in luce numerosissimi precedenti di polizia dell’uomo e alcune condanne per i reati di appropriazione indebita e truffa, commessi con preoccupante regolarità almeno dal 1999 ad oggi. L’uomo è stato quindi denunciato dagli operatori di polizia per il reato di appropriazione indebita.
Nei giorni scorsi, intanto, personale del commissariato Borgo Po ha notificato all’uomo l’Avviso Orale emesso dal Questore di Torino nei suoi confronti, alla luce della pericolosità sociale dimostrata dallo stesso, con il contestuale divieto di possedere o utilizzare apparati di comunicazione, armi di qualsiasi tipo, nonché programmi informatici e altri strumenti di cifratura o crittazione di conversazione o messaggi.
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