Cerca

Tolardo in campo per il bis: «Nichelino città Europea»

Tolardo

Quattro punti programmatici riuniti sotto il cappello di “Nichelino città europea”. Sviluppo economico e occupazionale, emergenza ambientale, creazione della Fondazione Cultura Nichelino e Nichelino città della cultura e, infine, Nichelino città sociale.

Questa l’ossatura da cui prende le mosse la visione di “Nichelino al Futuro” del sindaco uscente Giampiero Tolardo. Vi si aggiungono due temi importanti: il lancio di zona Debouchè come sede del nuovo ospedale della Asl To5 e il prolungamento della linea 1 della metropolitana.

Sindaco, partiamo dall’ospedale. Quali potrebbero essere le prospettive? «C’è ancora grande incertezza legata ai dubbi della Regione sul sito di Vadò. Quando si realizza un ospedale bisogna capire se si tratta di una nuova struttura o di un ospedale unico di Asl. Oggi sappiamo che i presidi di Chieri e Carmagnola non chiuderanno, quindi parliamo di un nuovo ospedale: cambiano i criteri di centralità geografica e demografica. Ecco perché, confrontandomi con Moncalieri, ho lanciato Debouchè. C’è già un servizio di trasporto pubblico, la presenza strategica della tangenziale e del distretto sanitario, il progetto di prolungamento della metropolitana che lo rende appetibile».

Nichelino è molto cambiata negli ultimi 10/20 anni, ma alcuni la descrivono ancora come una realtà “chiusa”. Cosa manca e su cosa si dovrà lavorare nei prossimi anni? «La città è cambiata soprattutto per un fenomeno: ragazzi e famiglie non scelgono più di passare altrove il loro tempo grazie a un sistema cultura che consente un’offerta di alto livello e alla presenza di numerose associazioni. Stiamo superando l’isolamento di Stupinigi: penso al Sonic Park, al protocollo De.co, alla valorizzazione dei prodotti locali con “Stupinigi è”. Le mancanze ci sono: dobbiamo intensificare l’impegno per promuovere l’educazione civica e il senso di appartenenza, migliorare i progetti di coinvolgimento dei giovani. Scoglio che si supera anche attraverso il superamento delle conflittualità politiche».

C’è un problema giovanile in città? «Il fenomeno è generalizzato sul territorio nazionale ed esacerbato dal periodo pandemico. Venendo meno la funzione aggregativa della scuola molti ragazzi si sono sentiti soli e spaventati, in una fascia d’età in cui l’aggressività andrebbe canalizzata dalle istituzioni. C’è un problema generazionale, di contrapposizione spesso non consapevole, che dobbiamo provare a colmare lavorando con le famiglie, parrocchie, scuole, associazioni, realtà sportive.

Ha un sogno nel cassetto? Trasformare Nichelino in una città europea: politiche efficaci sui trasporti, risposte sul lavoro, crescita del livello culturale e sociale dando opportunità e strumenti di crescita alle fasce più fragili. Ecco perché facciamo il tavolo con le imprese e i sindacati. Dobbiamo lavorare su un piano regolatore che strutturi il futuro sviluppo urbanistico della città, rendendola più attrattiva senza consumare suolo. Penso alla valorizzazione del Boschetto, dell’area Debouchè, di via Torino con la creazione di un centro commerciale naturale. Idee che condivideremo sempre con i cittadini come già fatto per il restyling di piazza Canadona e piazza Aldo Moro».

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.