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I lavori sulla 460 non sono finiti: lunghe code e il traffico in tilt

traffico code gn
Da metà settembre la viabilità della 460, tra Lombardore e il raccordo con la Torino-Caselle sarebbe dovuta riprendere regolarmente dopo più di un mese di lavoro di asfaltatura. E così è stato, per una decina di giorni il traffico è tornato alla normalità. Quel che si notava, però, è che alcuni tratti di strada non erano stati rimessi a nuovo. Così dai primi di ottobre i lavori sono ripresi. La 460, però, non è stata chiusa al traffico come in estate, ma in tre punti (a volte 4, a volte 2, dipende dai giorni), si procede a senso alternato attraverso l’installazione di semafori mobili. Inevitabili le lunghe code di auto e di mezzi pesanti che, potendo accedere alla 460 dai raccordi aperti a Lombardore-Rivarossa, Leinì e Caselle, da giorni ingolfano letteralmente l’arteria per l’intera giornata e, parzialmente, anche nelle ore serali e notturne. I tratti interessati dai lavori sono il viadotto a Lombardore (che è stato il primo nuovo cantiere aperto già una quindicina di giorni fa), il tratto che compreso tra le due uscite Leinì-Lombardore e Leinì-Caselle e la parte finale della 460 fin quasi all’imbocco con la superstrada. Il rifacimento di parte del manto stradale proseguirà ancora per alcuni giorni, probabilmente fino alla fine del mese di ottobre e, di conseguenza, oltre alle code e alle pericolose inversioni ad U, camion e auto preferiscono scegliere altri percorsi, come la vecchia 460 che da Lombardore porta fino a Mappano e che attraversa i paesi del basso Canavese che subiscono un aumento esponenziale del traffico, con tutto ciò che ne consegue, inquinamento compreso. Ma questo dovrebbe essere solo l’inizio, perché altri lavori sono in programma e dovrebbero riguardare il raddoppio della 460 da Lombardore a Rivarolo, al via nei prossimi mesi.
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