Barriera si appella al Comune: «Più illuminazione in periferia»

Da quattro anni aspettano un intervento di potenziamento dell’illuminazione pubblica, vero antidoto al degrado e all’insicurezza. Dopo l’ultima recente aggressione ai danni di un commerciante (aggredito da un pusher), i cittadini sono tornati a chiedere risposte per alcune strade - a loro dire - troppo buie: come via Malone, via Volpiano, corso Giulio Cesare e corso Palermo. Una zona di Torino che da anni sale agli onori della cronaca a causa della presenza di spacciatori e di piccoli episodi di microcriminalità. E questo nonostante le telecamere installate di recente in più punti del territorio.

«Oltre a chiedere più controlli da parte delle forze dell’ordine - ha spiegato la consigliera di Fdi, Verangela Marino -, vorremmo che la Città potenziasse le ispezioni verso quei luoghi (bar e locali) che restano aperti tutta la notte, diventando punto di ritrovo per soggetti malavitosi. Con vie al buio, la gente non si sente al sicuro». Problemi che hanno preso piede, anche grazie al congelamento di alcuni interventi di riqualificazione. Rallentati anche per colpa della pandemia. «Un problema che riguarda tante zone del nostro territorio» ha aggiunto il capogruppo del Partito Comunista Italiano, Emanuele Caddeo. Riferendosi tanto a Barriera di Milano quanto al Regio Parco.

«Sapevamo di un piano di potenziamento riguardante l’illuminazione - ha replicato il coordinatore al Commercio della 6, Rocco Zito -, perché le vecchie luci non risultavano più sufficienti. A questo punto chiederemo una commissione con Iren, per capire se il piano è già terminato o se prevede futuri sbocchi. È giusto che le periferie non rimangano abbandonate».