Strada intitolata al maresciallo dei carabinieri di Cirié morto dopo un diverbio

Una strada di Paola (Cosenza), sua città natale, ricorderà il maresciallo maggiore dei carabinieri Antonio Carbone, deceduto, prematuramente, la scorsa estate per un malore avvenuto in un lido balneare di quella località del Tirreno, dopo un diverbio con alcuni bagnanti, sorpresi a gettare cicche di sigarette in mare.

PRESTAVA SERVIZIO IN PIEMONTE Il sottufficiale stava trascorrendo le vacanze nella sua terra d'origine, ma prestava servizio presso la Tenenza di Cirié (Torino), in Piemonte, dove aveva trascorso buona parte della propria carriera di militare dell'Arma come sottordine e comandante della stazione dei carabinieri a Rivoli, Cantoria Chialamberto, Lanzo Torinese e Venaria.

CHI C'ERA ALLA CERIMONIA Alla cerimonia hanno preso parte il comandante provinciale dell'Arma di Cosenza, col. Agatino Saverio Spoto, padre Francesco Trebisonda, correttore provinciale dell'Ordine dei Minimi di San Francesco di Paola, il sindaco Roberto Perrotta, che si sono stretti ai due figli del maresciallo Carbone, Valentina ed Andrea, giunti appositamente da Torino per potersi riunire agli altri familiari presenti sul posto ed alla comunità nel pensiero per il padre e per il gesto compiuto, rispettoso della civile convivenza.

LA DECISIONE DEL COMUNE Il Comune di Paola ha voluto l'intitolazione della strada per celebrare il rispetto della legalità e del territorio alla memoria del militare descritto come "un esempio di coraggio e passione nel trasmettere, con gentilezza, il rispetto per l'ambiente dovuto da ogni essere umano. Martire dell'odio di chi inquina il mare della nostra bellissima terra di Calabria".