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07 Maggio 2022 - 08:25
È stata assolta «perché il fatto non sussiste» la figlia di Mariangela Zaffino, l’anziana sbranata da cinque lupi cecoslovacchi il 18 dicembre 2020, nel suo appartamento di 50 metri quadrati in via Boves a Grugliasco. Lo ha stabilito ieri il giudice, al termine del processo che si è svolto con rito abbreviato. La pm Francesca Traverso aveva mandato a processo la figlia per omicidio colposo: la donna, affidando cinque cani “pericolosi” alla madre 74enne, avrebbe dovuto, secondo la pm, comprendere che lo spazio ristretto e l’effetto branco dei cinque lupi avrebbero potuto provocare conseguenze devastanti. Per questo la pm aveva chiesto otto mesi di carcere. Il giudice ha ritenuto che non si tratti di omicidio colposo. Saranno le motivazioni della sentenza, attese tra 15 giorni, a illustrare il ragionamento del tribunale.
Dopo la tragedia il consulente tecnico della procura - un veterinario esperto in comportamento di animali - aveva denotato come, a fare scattare la rabbia di uno dei cani, potesse essere stato anche un futile rumore. Essendo in cinque però, i lupi si sarebbero “aizzati” a vicenda, alzando il livello di ferocia e aggressività al massimo. Ecco perché gli animali letteralmente sbranarono a morsi l’anziana, pur conoscendola bene ed essendo abituati a frequentarla.
I cani sono stati affidati a una struttura a Macerata, in quanto non potevano essere restituiti alla proprietaria che aveva dimostrato di non saperli gestire. Potrebbero essere rieducati, anche se la possibilità che vengano dati in adozioni sono scarse, nulle se si ipotizza un’adozione collettiva. La padrona ha sempre sostenuto che avrebbe lottato per riottenerli. La sua difesa valuterà se si tratta di un’opzione possibile.
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