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12 Maggio 2022 - 08:18
Dopo quattro anni di tentativi il 2022 potrebbe essere l’anno buono per la rinascita del Villino Caprifoglio del parco Valentino. I lavori di ristrutturazione della casetta, che prima di chiudere i battenti per problemi di sicurezza ospitava laboratori di lettura per bambini, non sarebbero affatto a rischio. Così ha risposto la coordinatrice al Bilancio della Circoscrizione 8, Elena di Bella, a un’interpellanza presentata dai consiglieri di Torino Bellissima, Claudia Amadeo e Matteo Tabasso.
«Il Villino è chiuso e non è stata avviata alcuna attività di restauro» ha precisato Amadeo. Ma a quanto pare una motivazione esiste. La onlus, chiamata a rilanciare gli spazi, sarebbe impegnata nell’accoglienza dei profughi ucraini. Il cantiere, insomma, tarda a partire ma non è in dubbio.
LA STORIA Il villino, casetta del Valentino che sembra uscita da una fiaba, è un piccolo fabbricato di due piani, per un totale di quattro locali, costruito nel 1895. Si trova di fronte al monumento ad Amedeo di Savoia, alla convergenza tra viale Mattioli, viale Boiardo e corso Massimo. Negli ultimi trent’anni ha ospitato laboratori di lettura per bambini. Poi, tra infiltrazioni, caldaia non a norma, grate pericolose e altri guai, a inizio 2018 è stato chiuso. Ad ottobre 2019 c’è stato il bando per affidarlo in concessione, vinto dalla onlus di cui Argentero è vicepresidente, ma diversi intoppi tecnici e burocratici hanno stoppato la rinascita di quella che viene spesso chiamata “casa delle fiabe”.
LA CONCESSIONE La concessione del Villino Caprifoglio a favore dell’associazione 1 Caffè Onlus - spiegano il presidente, Massimiliano Miano, e la coordinatrice al Bilancio, Elena Di Bella - «si è conclusa positivamente con la firma del contratto, il parere favorevole della Soprintendenza per i vincoli legati alla storicità del manufatto e la consegna delle chiavi dell’immobile». Edificio che andrà ristrutturato e adeguato alla proposta sociale e culturale vincitrice del bando.
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