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Ladri rapinano la bocciofila di Cit Turin: un socio aggredito e gli armadi svuotati

RapinaBocciofila

Il bottino è piuttosto ingente. Cinquanta bocce rubate, cioè tutte. Ma a vedersela brutta è stato anche uno dei soci, Giuseppe, tenuto in ostaggio da un malvivente mentre l’altro razziava tutto il possibile. È stata vittima di una rapina la bocciofila Artiglieri di Montagna di Cit Turin, circolo i cui campi si trovano di fronte al Palagiustizia. Autori della rapina, due giovani stranieri, che a quanto pare si erano studiati bene il colpo, come racconta Vincenzo Maira, presidente della bocciofila: «Ci eravamo ritrovati il gabbiotto aperto, ma dentro c’era tutto. Così siamo andati in ferramenta a comprare dei lucchetti nuovi». Una commissione di dieci minuti appena, il tempo di attraversare la strada e tornare. Così hanno fatto Vincenzo e Giuseppe. Il primo è poi tornato a casa. Giuseppe, invece, ha percorso la strada a ritroso fino al circolo, per piazzare i lucchetti. E si è ritrovato davanti i due balordi intenti a rubare le bocce. «Ho gridato per mandarli via. A un certo punto - racconta Giuseppe - uno mi ha afferrato il braccio, immobilizzandomi. Così l’altro ha preso le bocce. Poi sono scappati mettendo la refurtiva in un carrello».

Giuseppe mostra il braccio sinistro. Ha un grosso livido, causato dall’aggressione di uno dei due malviventi. «Ma quello che veramente mi fa male - confessa - è che ci hanno portato via tutte le bocce. A parte due, che erano in fondo e i rapinatori non le hanno viste, tutte le altre non ci sono più. Così non possiamo più giocare». Sul posto è quindi intervenuta la polizia. Difficile, però, identificare i responsabili, anche perché nessuno li ha visti, a parte Giuseppe, che però è ancora scosso dall’aggressione. «Erano stranieri, giovani, avranno avuto vent’anni all’incirca». Vincenzo Maira allarga le braccia: «Erano capitati dei furti in passato. Ma una rapina non l’avevamo mai subita. Il fatto è che siamo praticamente indifesi. Molti soci sono anziani. Anzi, per fortuna Giuseppe ha rimediato solo un livido. Poteva andare peggio».

Maira conta i danni: «Ogni coppia di bocce costa in media cinquanta euro. Ci hanno preso venticinque coppie, dunque siamo intorno ai 1200 euro». Una bocciofila, gli Artiglieri di Montagna, che ne ha già viste di cotte e di crude. In questi anni, ad esempio, ha dovuto convivere con la presenza ingombrante degli zingari nel giardino, e pure il futuro fa paura, perché il circolo rischia di sparire quando verrà riqualificata l’ex Westinghouse. Nel frattempo, i malviventi si sono portati via le bocce.

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