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23 Luglio 2022 - 08:10
Continui atti di vandalismo, persino qualche minaccia da parte dei soliti delinquenti. Così quella che sembrava un’isola felice è venuta meno nel giro di un solo anno. Il patto di collaborazione per i giardinetti di via Damiano Chiesa angolo via Vittime di Bologna è stato stralciato, due anni prima della sua scadenza naturale. A darne notizia sono stati proprio il comitato civico La Barca e l’associazione commercianti La Barca. «Le motivazioni che ci hanno spinto verso questa decisione - ha spiegato la presidente del comitato, Gabriella Sampaolo -, sono dovute a una demotivazione generale provocata da continui raid e dalla presenza di soggetti poco raccomandabili che hanno minacciato sia me sia i volontari».
Nonostante le denunce di rito e diversi sopralluoghi con alcuni consiglieri circoscrizionali, solo poche richieste avanzate dal comitato si sono concluse positivamente. «La Sei ha rimosso le panchine vicino al toret - continua Sampaolo -, che erano metà di tossici e ubriaconi. E si è anche preoccupata dello sfalcio dell’erba. Poi è stato migliorato l’impianto di illuminazione. E le buone notizie finiscono qui». Sì perché i vandali hanno danneggiato le altre sedute rimanenti (colorate grazie all’aiuto di ragazzi e volontari) e a nulla sono serviti gli interventi artistici, con tanto di cuoricini in bella vista. «Purtroppo la situazione non può essere risolta solo con la buona volontà dei volontari che hanno comunque investito di tasca propria per cercare di abbellire e rendere conviviale il giardino».
Le fioriere realizzate in materiali riciclati, dove sono stati spesi più di 200 euro per terra e piante, sono state distrutte totalmente. Le strutture a forma di cuore sono state divelte diverse volte con il tentativo di portarle via. Le luci dei cuori stessi sono state tagliate e il giardino, più volte, è stato usato impropriamente come area cani. «Il comitato ha chiesto telecamere e abbattimento barriere - interviene il presidente della 6, Valerio Lomanto -. Dispiace molto per questa scelta, speriamo che in futuro la Città possa prendere scelte diverse».
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