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Poco personale nei supermercati: «Lavoratori, sicurezza a rischio»

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C’è un rischio sicurezza sul lavoro, anche nel reparto della grande distribuzione. Un rischio silenzioso, di cui si parla meno rispetto al settore dell’edilizia e a quello metalmeccanico, ma comunque grave e presente anche nel settore del commercio. Motivo che ha convinto Cgil, Cisl, e Uil a organizzare nella mattinata di ieri un presidio davanti al punto vendita Carrefour del centro commerciale Porte di Moncalieri. Lunedì, nel cortile dell’ipermercato dove si effettuano le manovre di aggancio dei tir e di carico e scarico merci, la tragedia si è evitata solo per un soffio. Intorno alle 12,30, infatti, un dipendente di 39 anni è rimasto coinvolto in un incidente gravissimo di cui l’esatta dinamica, al momento, è ancora al vaglio dello Spresal. Quel che si sa è che il giovane è stato soccorso subito dopo l’incidente dai colleghi e trasportato in codice rosso dal 118 al Cto, dove è stato operato d’urgenza per un importante trauma cranico e facciale. Gli è andata bene: mentre era impegnato a dare indicazioni al mezzo in manovra, è rimasto schiacciato con la testa tra questo e il magazzino. Pochi centimetri, e avrebbe rischiato anche la vita: fortunatamente se l’è cavata con una prognosi di 60 gironi.

Ma è da troppo tempo che i sindacati denunciano una vera e propria emergenza sicurezza nel mondo della Gdo (grande distribuzione organizzata), spesso sottovalutata. «Gli incidenti più frequenti sono dovuti a traumi da taglio, schiacciamento con muletti, scivolamenti nel reparto freschi e, appunto, nello scarico merci - spiegano i rappresentanti di Filcams (Cgil), Fisascat (Cisl) e Uiltucs (Uil) -, situazioni aggravate dai tagli al personale intercorsi in questi anni che obbligano a lavorare a ranghi ridotti e sotto pressione pur dovendo garantire il medesimo livello di performance». Condizioni che se portate all’estremo generano distrazione e una maggior frequenza degli infortuni. A queste vanno sommate le problematiche dovute alla scarsa manutenzione dei mezzi di lavoro, la mancanza di compresenza durante lo svolgimento delle mansioni più rischiose e una generale vetustà delle strutture. Per intanto nella zona carico-scarico dell’azienda si continua a lavorare. «Saranno le indagini a chiarire tutti gli aspetti rispetto allo svolgimento delle operazioni dall’entrata del mezzo sino all’aggancio con la ribalta - spiega Luca Sanna (Uiltucs) - anche in relazione al Dvr (documento valutazione rischi, ndr) predisposto per l’azienda. La volontà è di individuare le eventuali responsabilità».

«Quando capita un incidente è perché qualcosa non ha funzionato e sarà da rivedere - conclude Mario Adinolfi (Filcams) -. Vogliamo far capire che anche in questo settore gli incedi accadono: siamo disposti a sederci a un tavolo per parlare di sicurezza».

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