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TRA SAN SEBASTIANO E VEROLENGO

Trovata una bomba nel Po, chiuso un ponte

E' il secondo residuato bellico rinvenuto in zona nel giro di una settimana. L'altro, a Chivasso, sarà fatto brillare domenica 23

bomba

La bomba è stata trovata da un passante

Un secondo residuato bellico nel chivassese, trovato a pochi chilometri di distanza da quello rinvenuto la scorsa settimana, ha causato la chiusura di un ponte e potrebbe creare ulteriori disagi nei prossimi giorni.

Ad annunciare il ritrovamento su Facebook è stato il sindaco di San Sebastiano da Po, Beppe Bava, con un post eloquente: «Attenzione! Ponte Bailey chiuso causa bomba». L’ordigno, risalente alla Seconda guerra mondiale, è stato visto da un passante: sbucava dal letto del fiume, tra le rocce. Sul posto si sono immediatamente recati i carabinieri e si è deciso di chiudere il vicino ponte - che collega la provinciale 590 con la 31bis - in maniera precauzionale. Saranno gli artificieri dell’esercito a decidere come procedere per il disinnesco e la rimozione dell’ordigno e la conseguente riapertura del ponte. Il traffico intanto è stato deviato lungo la 590 della Valle Cerrina, verso Chivasso e Crescentino, e sulla 31 bis del Monferrato.

Nel frattempo, è arrivata la decisione riguardo l’altra bomba trovata in zona, quella rinvenuta la scorsa settimana in via Marie Curie, a Pratoregio, frazione di Chivasso, da alcuni operai impegnati nei lavori che stanno interessando il torrente Orco. La Prefettura di Torino, infatti, ha scelto il giorno di domenica 23 luglio per procedere al disinnesco. Le operazioni prenderanno il via alle prime ore del mattino e saranno a cura del 33esimo Reggimento Genio Guastatori di Fossano. «Si lavora a ridurre i disagi per i residenti entro i 750 metri, ma anche per il traffico aereo, stradale e dei treni» ha scritto su Facebook il sindaco Claudio Castello. Disagi ridotti al massimo ma inevitabili: nel raggio di 750 metri infatti vivono parecchie famiglie - si stima un centinaio di persone circa - che dovranno per forza lasciare le proprie abitazioni fino al termine delle operazioni. Inevitabile anche la chiusura di alcune strade e a rischio, soprattutto, ci sono anche la Torino-Milano e la linea ferroviaria storica e ad Alta Velocità.

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