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NIENTE COSTUME PER MOTIVI RELIGIOSI
23 Luglio 2023 - 17:13
I soccorsi alle pakistane e a un loro amico sul Po a Carmagnola
La loro religione vieta di mostrare parti del proprio corpo in pubblico e così, per cercare un po’ di refrigerio in questa afosa estate e non andare contro i precetti religiosi, si sono tuffate nel Po completamente vestite, con tanto di velo in testa. Una scelta imprudente, che poteva costare loro molto cara, perché nel giro di pochi secondi i vestiti zuppi di acqua hanno cominciato a “tirarle” verso il fondo del grande fiume. E nei guai con loro è finito anche un loro amico minorenne che ovviamente non aveva i loro stessi problemi di abbigliamento ma che, preso dal panico vedendole in difficoltà, ha cercato di aiutarle finendo per rischiare di annegare pure lui.
Se le due ragazze sono vive, lo devono a un 61enne che stava trascorrendo la giornata sulla stessa spiaggetta e non ha esitato a tuffarsi in acqua per metterle in salvo. È successo sabato, nel tardo pomeriggio, a Carmagnola, lungo una spiaggia sul Po, dove l’uomo è riuscito a riportare a riva le due ragazze mentre il loro amico si è messo in salvo da solo. Si tratta di tre pakistani residenti a Carignano, le due ragazze di 19 e 20 anni e l’amico di 13. Come detto, le ragazze, musulmane, erano vestite: non avevano il burkini, il “costume da bagno” delle donne musulmane che lascia scoperti solo piedi, mani e viso, ma una lunga tunica e non si erano tolte neanche il velo.
Una volta soccorse dal personale sanitario, tutte le persone coinvolte sono state accompagnate presso strutture ospedaliere. La più grave, che è stata anche rianimata sulla spiaggia dal personale del 118, è stata ricoverata in gravi condizioni presso l’ospedale Molinette: la sua prognosi è attualmente riservata. Stanno decisamente meglio tutti gli altri protagonisti della disavventura, portati per precauzione al Santa Croce di Moncalieri.
Le autorità giudiziarie sono state informate dell’accaduto dalla stazione dei carabinieri di Carmagnola e procederanno con le indagini per fare chiarezza sugli eventi e verificare eventuali responsabilità. «L’eroico gesto del passante - sottolineano gli stessi carabinieri - ha suscitato l’ammirazione e la gratitudine di coloro che hanno assistito alla scena, dimostrando ancora una volta quanto un gesto tempestivo possa fare la differenza in situazioni di emergenza».
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