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GRUGLIASCO

Lear, salgono gli esuberi. Fuori 300 operai su 430

Lunedì mattina sciopero e presidio dei lavoratori in municipio

Lear

Una passata manifestazione a Torino dei dipendenti della Lear

Erano 260. Ora salgono a 300 su 430 gli esuberi alla Lear di Grugliasco. Più di un lavoratore su due, a fronte di un piano industriale di rilancio del sito produttivo che stenta ad arrivare.

Sembra una crisi senza fine quella che ha inghiottito i lavoratori dello stabilimento di corso Allamano che il 12 ottobre, a seguito dell’incontro tra proprietà, organizzazioni sindacati e l’assessorato regionale al lavoro, avevano proclamato lo stato di agitazione permanente. La notizia è stata comunicata pggi, con una brevissima nota delle Rsu di Fim, Fiom e Uilm che annunciano, per lunedì 6 novembre, lo sciopero di 4 ore dalle 9 alle 12 e il presidio sotto il municipio di Grugliasco. Sempre alle 9 le organizzazioni sindacali saranno ricevute dal sindaco Emanuele Gaito e dalla sua giunta.

«Al termine dell’incontro - comunicano ancora i sindacati - si terrà un’assemblea pubblica con i lavoratori presenti in presidio per decidere e annunciare le azioni da intraprendere per affrontare la complicata vertenza dello stabilimento». La notizia cala come una scure sulle speranze dei lavoratori mentre il tempo stringe: il 31 dicembre scadrà la proroga della cassa integrazione straordinaria concordata durante l’ultimo vertice in Regione. Servirebbe un piano industriale che al momento, spiegano i sindacati, manca. L’azienda, che ha Stellantis come unico committente per la produzione di sedili, avrebbe solo confermato «un’ipotesi di riconversione industriale su un altro prodotto, che sarebbe al vaglio di Lear Corporate che ne determinerà l’assegnazione della commessa. L’azienda ha ulteriormente ribadito che in caso di assegnazione a Lear della commessa, ci sarà una competizione tra gli stabilimenti interni al gruppo per valutare l’allocazione delle produzioni. Solo a quel punto la direzione si è detta disponibile a discutere con le parti sociali e con le istituzioni del progetto industriale».

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