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pianeta bianconero
06 Dicembre 2025 - 19:52
A sinistra, Luciano Spalletti; a destra Antonio Conte
Juve, Vedi Napoli e poi... Una grossa fetta della stagione dei bianconeri passerà dalla sfida di stasera al “Maradona” (fischio d'inizio ore 20:45; fischia La Penna). Lo sa bene Luciano Spalletti, uno che non lascia indizi, uno che cura maniacalmente i dettagli, persino quello di non passare a “nuttata” alle pendici del Vesuvio per evitare una notte insonne. Per la Juve, reduce da tre vittorie consecutive, è un esame di maturità. Per l’ex ct, invece, sarà la prima volta a Napoli da avversario: «Sono stati due anni in cui ci siamo resi felici a vicenda - ha detto Spalletti in conferenza stampa -, è stata un’emozione tremenda soprattutto la stagione del titolo e le belle storie hanno il potere dell’immortalità: mi porto dietro tutte le persone che ho incontrato, non mi priverò mai di loro e me lo porterò sempre con me».
Al fischio d’inizio però Spalletti dovrà mettere da parte le emozioni: «La maglia della Juve è stata tessuta per vincere le partite - ha detto -. Far parte di una società del genere permette di poter arrivare dove tutti i tifosi sognano di tornare ma ci sono delle tappe e il percorso è diluito nel tempo: le tre vittorie di fila devono essere uno status normale per noi, di certo ci presentiamo a questa sfida con fiducia». «È una partita - ha continuato - che può dire molto sul futuro del nostro campionato. Ci sono gare che valgono solo tre punti, invece questa è una di quelle che rimangono nella storia per sempre. Sarà un esame nel quale dovremo farci trovare pronti: sappiamo la forza del Napoli ed è quella con cui ci dovremo confrontare».
Spalletti e Conte, curiosamente, sono al primo faccia a faccia in carriera: «In realtà ci siamo incrociati molte volte, anche a Coverciano, e lui è tecnico un top - ha commentato -. Come persona non ho la possibilità di dire nulla, perché non lo frequento quotidianamente». Meglio non prestare il fianco all’avversario. «Penso di sapere la formazione, ma a volte mi è capitato di cambiare idea durante la notte ed è una di quelle partite per le quali ti prendi tutto il tempo a disposizione per decidere», ha detto Spalletti sull’undici di partenza, senza dare indizi.
Il pacchetto arretrato è praticamente obbligato con Kalulu, Kelly e Koopmeiners, mentre in attacco ci potrebbe anche essere la possibilità di vedere Yildiz come falso nove: «Preferisco dare la formazione prima ai giocatori, altrimenti faccio brutta figura» la battuta del tecnico sul tema. È più probabile invece la conferma del turco sulla trequarti insieme a Conceição, anche perché il ballottaggio per sostituire Vlahović sarà tra David e Openda: «È sensibile, bravo, forte, ha una grande fisicità e penso che ci sia questo auto-stimolarsi nel voler far vedere di che panni sei fatto» - la carica per il canadese, favorito a partire dall’inizio - «e si porta dietro dei numeri da un altro campionato, ma percepisco la sua reazione ed è giusto che faccia così per il livello di calciatore che è».
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