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A Settimo

Imbratta di vernice la sede dei servizi sociali: «Ditemi dov'è mio figlio» - IL VIDEO

La mamma ha raccontato la sua storia su Facebook prima dell'arrivo dei carabinieri

Imbratta di vernice la sede dei servizi sociali: «Ditemi dov'è mio figlio» - IL VIDEO

Singolare protesta davanti alla sede del Consorzio dei servizi sociali di Settimo Torinese, intorno alle 12 di ieri: una donna, Natalina Colangelo, ha imbrattato di vernice rosa l’ingresso della sede dell’ente, in via Roma. A documentarlo un video di un’ora su Facebook, che la stessa signora ha pubblicato in diretta e ancora visibile sul social network (sul profilo di “Girasole Serpente”, uno degli alias della 41enne residente proprio a Settimo).

Nel video si vede la donna riempire di vernice fucsia la porta e il marciapiede accanto: «Voglio sapere dove si trova mio figlio - ha gridato al microfono -. Di sporcarmi non me ne frega più niente, sono quattro anni che non vedo il mio bambino e mi privano del suo amore. Me l’hanno strappato via e mi hanno distrutto la vita».

La signora non è nuova a proteste del genere e ha partecipato a molte manifestazioni contro gli assistenti sociali in questi anni. Almeno dal gennaio del 2020, quando gli è stato tolto il figlio, che oggi ha 11 anni. Una decisione partita dai servizi sociali e stabilita da due sentenze, che hanno confermato la necessità dell’allontanamento del bambino. Intanto ha lanciato una petizione online, che ha raccolto circa 400 firme a suo sostegno.
Ieri, invece, ha scelto protesta eclatante. Finita quando, in via Roma, sono arrivati i carabinieri. Che prima hanno cercato di convincere Colangelo ad andarsene. Poi l’hanno identificata e l’hanno denunciata per lancio di oggetti. E le hanno sequestrato i secchi di vernice rosa: «Non m’importa, lo sapevo che sarebbe finita così. Tutte le denunce che mi sono presa, le ho prese per i diritti miei e di mio figlio».

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