La Valsusa invecchia: un boom di anziani e una carenza di giovani

Nel corso dei venti anni compresi tra il 2000 e il 2020, la composizione demografica della Valsusa ha subito un cambio radicale. Mentre il numero di adulti tra i 40 e i 79 anni è rimasto stabile, quello dei giovani tra i 18 e i 39 anni ha subito un calo significativo. Nel 2000, la Valsusa poteva vantare una popolazione giovanile di 31.175 unità, numero che nel 2020 è sceso a 22.522, con una diminuzione di 8.653 unità.

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Questi sono solo alcuni dei dati emersi da un recente incontro in Regione Piemonte, a inizio febbraio, durante il quale sono stati presentati i risultati di un’analisi condotta dal Dipartimento di Scienze e Sanità Pubbliche dell'Università di Torino.
Dall'altra parte dello spettro demografico, i dati raccontano una storia diversa, anzi contraria. Gli ultraottantenni sono raddoppiati nel corso di questi due decenni. Nel 2000, gli anziani di età superiore agli 80 anni erano 4.302, ma nel 2020 il loro numero è salito a 8.459, con un aumento di 4.157 unità. 

Questo trend demografico non è un fenomeno isolato della Valsusa, ma rispecchia la tendenza generale in gran parte dell'Italia. Tuttavia sorge spontanea la domanda su quale sarà l'impatto di questo invecchiamento della popolazione sulla Valsusa nei prossimi anni e su come influenzerà l'economia, la sanità, l'istruzione e altri settori chiave. Queste sono domande che richiedono ulteriori ricerche e discussioni. Quello che è certo è che questi cambiamenti demografici avranno conseguenze significative per la comunità e richiederanno una pianificazione e una preparazione adeguata per far fronte a questo cambiamento.